To be new at TED -- it's like being the last high-school virgin. (Laughter) You know that all of the cool people are -- they're doing it. And you're on the outside, you're at home. You're like the Raspyni Brothers, where you've got your balls in cold water. And -- (Laughter) -- you just play with your fingers all day. And then you get invited. And you're on the inside, and it's everything you hoped it would be. It's exciting and there's music playing all of the time and then suddenly it's over. And it's only taken five minutes. And you want to go back and do it again. But I really appreciate being here. And thank you, Chris, and also, thank you, Deborah Patton, for making this possible.
Essere nuovo a TED...è come essere l'ultimo vergine alle superiori. (Risate) Sai che tutti quelli 'cool' lo stanno facendo in questo momento. E tu non ci sei, sei a casa... come uno dei fratelli Raspyni, te ne stai lì con le palle nell'acqua fredda. E... (Risate) ti trastulli tutto il giorno. E poi ti invitano. E ora ci sei, e tutto è come speravi. E' emozionante e c'è sempre musica e poi di colpo è tutto finito. Ed è durato solo cinque minuti. E vorresti tornare indietro e farlo un'altra volta, ma sono davvero felice di essere qui. Grazie Chris, e grazie anche a Deborah Patton per averlo reso possibile.
So anyway, today we'll talk about architecture a little bit, within the subject of creation and optimism. And if you put creation and optimism together, you've got two choices that you can talk about. You can talk about creationism -- which I think wouldn't go down well with this audience, at least not from a view where you were a proponent of it -- or you can talk about optimisations, spelled the British way, with an S, instead of a Z. And I think that's what I'd like to talk about today. But any kind of conversation about architecture -- which is, in fact, what you were just talking about, what was going on here, setting up TED, small-scale architecture -- at the present time can't really happen without a conversation about this, the World Trade Center, and what's been going on there, what it means to us.
Quindi oggi parleremo un po' di architettura, e in particolare di creazione e ottimismo. E se abbiniamo creazione e ottimismo, si ottengono due scelte sulle quali si può discutere. Si può parlare di creazionismo... che credo non si addica a questo pubblico, almeno non in qualità di sostenitori... o si può parlare di 'optimisations', con lo spelling britannico, con la s al posto della z. E proprio di questo voglio parlarvi oggi. Ma qualsiasi conversazione sull'architettura... che è in effetti quello di cui parlavate, riferendovi a quello che succede qui, preparando TED, architettura in scala minore... non potrebbe esistere senza parlare di questo, il World Trade Center e quello che gravita intorno, cosa significa per noi.
Because if architecture is what I believe it to be, which is the built form of our cultural ambitions, what do you do when presented with an opportunity to rectify a situation that represents somebody else's cultural ambitions relative to us? And our own opportunity to make something new there? This has been a really galvanizing issue for a long time. I think that the World Trade Center in, rather an unfortunate way, brought architecture into focus in a way that I don't think people had thought of in a long time, and made it a subject for common conversation. I don't remember, in my 20-year career of practicing and writing about architecture, a time when five people sat me down at a table and asked me very serious questions about zoning, fire exiting, safety concerns and whether carpet burns. These are just not things we talked about very often. And yet, now, it's talked about all the time. At the point where you can weaponize your buildings, you have to suddenly think about architecture in a very different way. And so now we're going to think about architecture in a very different way, we're going to think about it like this.
Perché se l'architettura è come credo che sia, la forma strutturata delle nostre ambizioni culturali, cosa fareste se vi dessero l'opportunità di rimediare a una situazione che rappresenta le ambizioni culturali di qualcun'altro su di noi, e aveste finalmente l'occasione di cambiare qualcosa? Questa questione ci ha elettrizzati per molto tempo. Io credo che il World Trade Center, in modo davvero tragico, abbia messo l'architettura in primo piano in una modalità totalmente nuova e inedita alla gente, e l'abbia resa argomento di conversazione di tutti i giorni. Nei miei 20 anni di carriera pratica e saggistica nel campo dell'architettura, non ricordo una volta in cui cinque persone si siano sedute intorno a un tavolo con me per affrontare questioni serie come le leggi urbanistiche, le uscite antincendio, le norme di sicurezza o se la moquette è incendiabile. Semplicemente non parlavamo molto di questi aspetti. Eppure adesso, se ne parla di continuo. Al punto che ora che è diventato possibile armare gli edifici, ci rapportiamo all'architettura in modo completamente diverso. Proviamo ora a pensare l'architettura in un 'ottica completamente diversa, in questi termini.
How many of you saw USA Today, today? There it is. Looks like that. There's the World Trade Center site, on the front cover. They've made a selection. They've chosen a project by Daniel Libeskind, the enfant terrible of the moment of architecture. Child-prodigy piano player, he started on the squeezebox, and moved to a little more serious issue, a bigger instrument, and now to an even larger instrument, upon which to work his particular brand of deconstructivist magic, as you see here. He was one of six people who were invited to participate in this competition, after six previous firms struck out with things that were so stupid and banal that even the city of New York was forced to go, "Oh, I'm really sorry, we screwed up." Right. Can we do this again from the top, except use some people with a vague hint of talent, instead of just six utter boobs like we brought in last time, real estate hacks of the kind who usually plan our cities. Let's bring in some real architects for a change. And so we got this, or we had a choice of that. Oh, stop clapping.
Quanti di voi hanno visto USA Today oggi? Ecco. Era così. Con il sito del World Trade Center, in copertina. Hanno fatto una selezione. Hanno scelto un progetto di Daniel Libeskind, l'enfant terrible dell'architettura del momento. Bambino prodigio pianista, ha iniziato con la fisarmonica, e poi è passato a una questione un po' più seria, uno strumento più grande, e adesso a uno strumento ancora più grande, sul quale imprimere il suo marchio di decostruttivista magico, come vedete qui. Era una delle sei persone invitate a partecipare a questa gara dopo che sei imprese erano state eliminate con delle idee così stupide e banali che persino la città di New York è stata costretta a dire, oh, mi dispiace tanto, abbiamo fatto una cazzata. D'accordo. Possiamo ricominciare daccapo, ma questa volta usando delle persone con un briciolo di talento, invece dei sei ciarlatani che abbiamo chiamato l'ultima volta: immobiliari da strapazzo tipo quelli che di solito progettano le nostre città. Chiamiamo degli architetti veri tanto per cambiare. E quindi avevamo questo, o questo tra cui scegliere. Oh, basta applaudire.
(Laughter)
(Risate)
It's too late. That is gone. This was a scheme by a team called THINK, a New York-based team, and then there was that one, which was the Libeskind scheme. This one, this is going to be the new World Trade Center: a giant hole in the ground with big buildings falling into it. Now, I don't know what you think, but I think this is a pretty stupid decision, because what you've done is just made a permanent memorial to destruction by making it look like the destruction is going to continue forever. But that's what we're going to do. But I want you to think about these things in terms of a kind of ongoing struggle that American architecture represents, and that these two things talk about very specifically. And that is the wild divergence in how we choose our architects, in trying to decide whether we want architecture from the kind of technocratic solution to everything -- that there is a large, technical answer that can solve all problems, be they social, be they physical, be they chemical -- or something that's more of a romantic solution.
Troppo tardi. Questo è andato. Questo era un progetto di un équipe che si chiama THINK, un équipe di New York, e poi c'è stato il progetto di Libeskind. Questo qui, sarà il nuovo World Trade Center. Un enorme buco nel terreno con enormi edifici che ci cadono dentro. Ora, non so cosa ne pensate voi, ma a me sembra una decisione davvero stupida perché in questo modo hanno creato un monumento perenne alla distruzione dando l'impressione che la distruzione non avrà mai fine. Eppure è quello che stiamo per fare. Io però, voglio che pensiate a queste cose all'architettura americana come a una specie di conflitto in atto, rappresentato nella fattispecie da queste due componenti. C'è una schizofrenia totale nel come scegliamo i nostri architetti nel nostro tentativo di decidere se vogliamo un'architettura che rappresenti una soluzione tecnocratica a tutto... che ci sia un'ampia risposta tecnica in grado di risolvere qualsiasi problema, di natura sociale, fisica, chimica... oppure cerchiamo una soluzione di tipo romantico.
Now, I don't mean romantic as in, this is a nice place to take someone on a date. I mean romantic in the sense of, there are things larger and grander than us. So, in the American tradition, the difference between the technocratic and the romantic, would be the difference between Thomas Jefferson's Cartesian grids spreading across the United States, that gives us basically the whole shape of every western state in the United States, as a really, truly, technocratic solution, a bowing to the -- in Jefferson's time -- current, popular philosophy of rationalism. Or the way we went to describe that later: manifest destiny. Now, which would you rather be? A grid, or manifest destiny? Manifest destiny.
Ora, non intendo romantico del tipo: questo è proprio un bel posticino per un appuntamento galante. Quando dico romantico intendo che ci sono cose più grandi e più imponenti di noi. Quindi nella tradizione americana, la differenza tra il tecnocratico e il romantico, sarebbe la differenza tra gli assi cartesiani di Thomas Jefferson che percorrono in lungo e in largo gli Stati Uniti, che consistono nella forma regolare di ogni stato occidentale degli Stati Uniti, come una soluzione assolutamente tecnocratica, un inchino a... all'epoca di Jefferson... l'attuale filosofia popolare del razionalismo. O come venne definito in seguito... un destino manifesto. Ora, cosa preferite essere? Degli assi o un destino manifesto? Destino manifesto.
(Laughter)
(Risate)
It's a big deal. It sounds big, it sounds important, it sounds solid. It sounds American. Ballsy, serious, male. And that kind of fight has gone on back and forth in architecture all the time. I mean, it goes on in our private lives, too, every single day. We all want to go out and buy an Audi TT, don't we? Everyone here must own one, or at least they craved one the moment they saw one. And then they hopped in it, turned the little electronic key, rather than the real key, zipped home on their new superhighway, and drove straight into a garage that looks like a Tudor castle.
E' un problema grosso. Da' l'idea di essere serio e importante, da' l'idea di essere solido, americano. Determinato, serio, virile. E questo tipo di lotta si ripropone sempre nell'architettura di qualsiasi epoca. Voglio dire, continua anche nelle nostre vite private, ogni giorno. Vorremmo tutti uscire e comprarci un'Audi TT, non è così? Tutti qui ne avranno una, o almeno ne avranno desiderata una quando l'hanno vista. E poi ci sono saltati dentro, hanno girato la chiavetta elettronica, non la chiave vera, sono sfrecciati a casa sulla loro nuova superstrada, e hanno guidato dritti fino al garage in stile castello Tudor.
(Laughter)
(Risate)
Why? Why? Why do you want to do that? Why do we all want to do that? I even owned a Tudor thing once myself.
Perché? Perché? Perché vorreste una cosa del genere? Perché è quello che desideriamo tutti? Mi è addirittura capitato di possedere qualcosa in stile Tudor.
(Laughter)
(Risate)
It's in our nature to go ricocheting back and forth between this technocratic solution and a larger, sort of more romantic image of where we are. So we're going to go straight into this. Can I have the lights off for a moment? I'm going to talk about two architects very, very briefly that represent the current split, architecturally, between these two traditions of a technocratic or technological solution and a romantic solution. And these are two of the top architectural practices in the United States today. One very young, one a little more mature. This is the work of a firm called SHoP, and what you're seeing here, is their isometric drawings of what will be a large-scale camera obscura in a public park. Does everybody know what a camera obscura is? Yeah, it's one of those giant camera lenses that takes a picture of the outside world -- it's sort of a little movie, without any moving parts -- and projects it on a page, and you can see the world outside you as you walk around it.
E' nella nostra natura continuare a rimbalzare avanti e indietro tra questa soluzione tecnocratica e una visione più ampia, più romantica di quella che viviamo. Quindi andiamo dritti al punto. Potete spegnere le luci un attimo? Voglio parlare di due architetti, molto rapidamente, che rappresentano la divisione attuale, nel campo dell'architettura, tra questa due tradizioni: la soluzione tecnocratica o tecnologica e la soluzione romantica. E queste sono due delle tendenze architettoniche più diffuse negli Stati Uniti oggi, una molto recente, una un po' più matura. Questo è il lavoro di una ditta che si chiama SHoP, e questi che vedete qui, sono i loro disegni isometrici, di quella che sarà una camera ottica in larga scala in un parco pubblico. Tutti sapete cos'è una camera ottica? Sì, è uno di quegli enormi obiettivi fotografici che fotografano il mondo esterno... è una specie di piccola cinepresa, senza nessuna parte mobile... e proietta le immagini su una pagina, così si può vedere il mondo esterno mentre si cammina.
This is just the outline of it, and you can see, does it look like a regular building? No. It's actually non-orthogonal: it's not up and down, square, rectangular, anything like that, that you'd see in a normal shape of a building. The computer revolution, the technocratic, technological revolution, has allowed us to jettison normal-shaped buildings, traditionally shaped buildings, in favor of non-orthogonal buildings such as this. What's interesting about it is not the shape. What's interesting about it is how it's made. How it's made. A brand-new way to put buildings together, something called mass customization. No, it is not an oxymoron. What makes the building expensive, in the traditional sense, is making individual parts custom, that you can't do over and over again. That's why we all live in developer houses. They all want to save money by building the same thing 500 times. That's because it's cheaper.
Questo è solo lo schizzo, e come potete vedere, vi sembra che assomigli un edificio regolare? No. In effetti non è ortogonale, non c'è sopra e sotto, quadrato, rettangolare, niente del genere, niente di simile alla forma standard di un edificio. La rivoluzione del computer, quella tecnocratica, la rivoluzione tecnologica, ci ha permesso di rinunciare agli edifici dalla forma regolare, edifici dalle forme tradizionali, e scegliere edifici non ortogonali come questo. Ciò che è interessante qui non è la forma. Ciò che è interessante qui è com'è fatto. Com'è fatto. Un modo totalmente nuovo di mettere insieme gli edifici... un modo che chiamiamo personalizzazione di massa. No, non è un ossimoro. Quello che rende gli edifici costosi, tradizionalmente, è personalizzare singole parti che non si possono riprodurre più volte. Ecco perché viviamo tutti in case in serie. Tutti vogliono risparmiare denaro costruendo la stessa cosa 500 volte. Perché costa meno.
Mass customization works by an architect feeding into a computer, a program that says, manufacture these parts. The computer then talks to a machine -- a computer-operated machine, a cad-cam machine -- that can make a zillion different changes, at a moment's notice, because the computer is just a machine. It doesn't care. It's manufacturing the parts. It doesn't see any excess cost. It doesn't spend any extra time. It's not a laborer -- it's simply an electronic lathe, so the parts can all be cut at the same time. Meanwhile, instead of sending someone working drawings, which are those huge sets of blueprints that you've seen your whole life, what the architect can do is send a set of assembly instructions, like you used to get when you were a child, when you bought little models that said, "Bolt A to B, and C to D." And so what the builder will get is every single individual part that has been custom manufactured off-site and delivered on a truck to the site, to that builder, and a set of these instruction manuals. Just simple "Bolt A to B" and they will be able to put them together. Here's the little drawing that tells them how that works -- and that's what will happen in the end.
La personalizzazione di massa avviene con un architetto che installa su un computer, un programma che dice, produci queste parti. Il computer poi comunica con una macchina... una macchina ad attivazione elettronica, un software di progettazione... che può fare un'infinità di cambiamenti, in un secondo. Perché il computer è solo una macchina. Se ne frega. Sta producendo le parti. Non vede i sovraccosti, non fa gli straordinari. Non è un operaio...è semplicemente un tornio elettronico, quindi tutte le parti possono essere tagliate contemporaneamente. Nel frattempo, invece di mandare i progetti a qualcuno, quelle enormi serie di cianografie blu che conoscete da una vita, l'architetto manda una serie di istruzioni di assemblaggio, come quelle che vi davano da bambini, quando vi compravate i modellini che dicevano: "avvitate A a B, e C a D". Quindi quello che arriva al costruttore, sono tutte le singole parti prodotte fuori sito e consegnate da un camion al sito, a quel costruttore, e una serie di questi manuali d'istruzione. Dei semplici "avvitate A a B" e così riusciranno a metterli insieme... ecco il disegnino che gli dice come funziona... ed ecco cosa succede alla fine.
You're underneath it, looking up into the lens of the camera obscura. Lest you think this is all fiction, lest you think this is all fantasy, or romance, these same architects were asked to produce something for the central courtyard of PS1, which is a museum in Brooklyn, New York, as part of their young architects summer series. And they said, well, it's summer, what do you do? In the summer, you go to the beach. And when you go to the beach, what do you get? You get sand dunes. So let's make architectural sand dunes and a beach cabana. So they went out and they modeled a computer model of a sand dune. They took photographs, they fed the photographs into their computer program, and that computer program shaped a sand dune and then took that sand dune shape and turned it into -- at their instructions, using standard software with slight modifications -- a set of instructions for pieces of wood. And those are the pieces of wood. Those are the instructions. These are the pieces, and here's a little of that blown up.
Siete lì sotto, e guardate nella lente della camera ottica. Se pensate che sia tutto finzione, se pensate che sia fantasia o narrativa, dovete sapere che a questi stessi architetti è stato chiesto di produrre qualcosa per il cortile centrale di PS1, che è un museo a Brooklyn, New York, in occasione della serie estiva dei giovani architetti. E hanno detto: bene, è estate, cosa fate? In estate andate in spiaggia. E quando siete in spiaggia cosa trovate? Le dune di sabbia. Quindi facciamo delle dune di sabbia architettoniche e una cabina da spiaggia. Quindi cominciano a progettare...un modello al computer...di una duna di sabbia. Fanno delle foto, le caricano sul software, e il programma riproduce una duna di sabbia poi prende questa forma a duna e la trasforma in... secondo le loro istruzioni, usando software standard, con piccole modifiche... una serie d'istruzioni per pezzi di legno. Ecco i pezzi di legno. Queste sono le istruzioni. Questi sono i pezzi, ed eccone alcuni a grandezza naturale.
What you can see is there's about six different colors, and each color represents a type of wood to be cut, a piece of wood to be cut. All of which were delivered by flat bed, on a truck, and hand assembled in 48 hours by a team of eight people, only one of whom had ever seen the plans before. Only one of whom had ever seen the plans before. And here comes dune-scape, coming up out of the courtyard, and there it is fully built. There are only 16 different pieces of wood, only 16 different assembly parts here. Looks like a beautiful piano sounding board on the inside. It has its own built-in swimming pool, very, very cool. It's a great place for parties -- it was, it was only up for six weeks. It's got little dressing rooms and cabanas, where lots of interesting things went on, all summer long.
Come vedete, ci sono all'incirca sei colori diversi , e ogni colore corrisponde a un tipo di legno, a un pezzo di legno da tagliare. Ognuno di questi pezzi è stato consegnato su un pianale, in un camion, e assemblato a mano in 48 ore da un team di otto persone, solo una tra queste aveva visto prima il progetto. Solo una tra queste aveva visto prima il progetto. Ed ecco il paesaggio 'dunare', uscendo nel cortile, ed eccolo completato. Ci sono solo 16 pezzi di legno. Solo 16 parti assemblate qui. Sembra una bellissima cassa armonica di pianoforte vista dall'interno. Ha la sua piscina esclusiva all'interno, davvero fantastico. E' un posto magnifico per le feste...è rimasto in esposizione solo per sei settimane... aveva piccoli spogliatoi e cabine, dove sono successe tante cose interessanti, per tutta l'estate.
Now, lest you think that this is only for the light at heart, or just temporary installations, this is the same firm working at the World Trade Center, replacing the bridge that used to go across West Street, that very important pedestrian connection between the city of New York and the redevelopment of the West Side. They were asked to design, replace that bridge in six weeks, building it, including all of the parts, manufactured. And they were able to do it. That was their design, using that same computer modeling system and only five or six really different kinds of parts, a couple of struts, like this, some exterior cladding material and a very simple framing system that was all manufactured off-site and delivered by truck. They were able to create that. They were able to create something wonderful. They're now building a 16-story building on the side of New York, using the same technology. Here we're going to walk across the bridge at night. It's self-lit, you don't need any overhead lighting, so the neighbors don't complain about metal-halide lighting in their face. Here it is going across. And there, down the other side, and you get the same kind of grandeur.
Ora, se pensate che che sia solo installazioni temporanee, di intrattenimento, sappiate che questa è la stessa impresa che sta lavorando al World Trade Center, che sta ricostruendo il ponte che passava sopra a West Street, un collegamento pedonale molto importante tra la città di New York e il nuovo sviluppo del West Side. Gli è stato chiesto di progettare e sostituire quel ponte in sei settimane, costruirlo, includere tutte le parti, fabbricate. E lo hanno fatto. Questo era il loro progetto, hanno usato lo stesso sistema di progettazione computerizzato, e solo cinque o sei parti distinte, un paio di sostegni, come questo, del materiale di rivestimento esterno e un sistema di intelaiatura molto semplice tutto prodotto fuori sito e consegnato con dei camion. Sono stati in grado di realizzare questo. Sono stati in grado di creare qualcosa di meraviglioso. Ora stanno costruendo un edificio a 16 piani al margine di New York, con la stessa tecnologia. Adesso attraversiamo il ponte di notte, si illumina automaticamente, non c'è bisogno di lampioni, così i vicini non si lamentano per i lampioni di metallo che gli sparano in faccia. Qui potete vedere la passerella, e lì l'altro lato, e si ha lo stesso tipo di magnificenza.
Now, let me show you, quickly, the opposite, if I may. Woo, pretty, huh. This is the other side of the coin. This is the work of David Rockwell from New York City, whose work you can see out here today. The current king of the romantics, who approaches his work in a very different fashion. It's not to create a technological solution, it's to seduce you into something that you can do, into something that will please you, something that will lift your spirits, something that will make you feel as if are in another world -- such as his Nobu restaurant in New York, which is supposed to take you from the clutter of New York City to the simplicity of Japan and the elegance of Japanese tradition. "When it's all said and done, it's got to look like seaweed," said the owner. Or his restaurant, Pod, in Philadelphia, Pennsylvania.
Ora, lasciate che vi mostri velocemente l'altro lato, se non vi dispiace. Wow, carino, eh? Questa è l'altra faccia della medaglia. Questo è il lavoro di David Rockwell di New York, oggi potete vedere le sue opere qui fuori . L'odierno re dei romantici che si relaziona alla sua opera con uno stile molto diverso. Non per creare una soluzione tecnologica, ma per sedurvi verso qualcosa che potete fare, in qualcosa che vi darà piacere, qualcosa che risolleverà i vostri spiriti, qualcosa che vi farà sentire come se foste su un altro pianeta... come il suo ristorante Nobu a New York, che dovrebbe trasportarvi dalla confusione di New York alla semplicità del Giappone e all'eleganza della tradizione giapponese. Il proprietario ha detto: "Quando è tutto bell'e pronto, deve assomigliare a un'alga". O il suo ristorante Pod, a Philadelphia in Pennsylvania.
I want you to know the room you're looking at is stark white. Every single surface of this restaurant is white. The reason it has so much color is that it changes using lighting. It's all about sensuality. It's all about transforming. Watch this -- I'm not touching any buttons, ladies and gentlemen. This is happening by itself. It transforms through the magic of lighting. It's all about sensuality. It's all about touch. Rosa Mexicano restaurant, where he transports us to the shores of Acapulco, up on the Upper West Side, with this wall of cliff divers who -- there you go, like that. Let's see it one more time. Okay, just to make sure that you've enjoyed it. And finally, it's about comfort, it's about making you feel good in places that you wouldn't have felt good before. It's about bringing nature to the inside.
Voglio che sappiate che la stanza che state guardando è bianco puro. Ogni singola superficie di questo ristorante è bianca. La ragione per cui ha così tanti colori è che cambia a seconda dell'illuminazione. E' tutta una questione di sensualità, di trasformazione. Guardate...non sto premendo nessun pulsante, signore e signori. Questo avviene da solo. Si trasforma attraverso la magia dell'illuminazione. E' tutta una questione di sensualità, di tatto. Rosa Mexicano, il ristorante con il quale ci trasporta sulle rive di Acapulco, su nell'Upper West Side, con queste pareti di tuffatori dagli scogli...ecco, vi piace? Vediamolo di nuovo. Okay, solo assicurarmi che vi sia piaciuto. E per finire, è una questione di comfort, di mettervi a vostro agio in luoghi nei quali prima non vi sareste sentiti bene. E' una questione di portare la natura all'interno.
In the Guardian Tower of New York, converted to a W Union Square -- I'm sorry I'm rushing -- where we had to bring in the best horticulturists in the world to make sure that the interior of this dragged the garden space of the court garden of the Union Square into the building itself. It's about stimulation. This is a wine-buying experience simplified by color and taste. Fizzy, fresh, soft, luscious, juicy, smooth, big and sweet wines, all explained to you by color and texture on the wall. And finally, it's about entertainment, as in his headquarters for the Cirque du Soleil, Orlando, Florida, where you're asked to enter the Greek theater, look under the tent and join the magic world of Cirque du Soleil. And I think I'll probably leave it at that. Thank you very much.
Nella Guardian Tower di New York, convertita a W Union Square... scusate la fretta...dove abbiamo dovuto portare i migliori orticoltori del mondo per far sì che l'interno inglobasse il giardino del cortile della Union Square all'interno dell'edificio stesso. E' questione di stimoli. Questa è un'esperienza di acquisto di vino semplificata da colore e gusto... vini frizzanti, freschi, morbidi, sensuali, succulenti, gradevoli, importanti e dolci, che si rivelano nel colore e nella testura sulle pareti. E infine, è una questione di svago, come nella sede principale del Cirque du Soleil, a Orlando, Florida, dove vi viene chiesto di entrare nel Teatro greco, sbirciare sotto la tenda e unirvi al magico mondo del Cirque du Soleil. Penso che mi fermerò qui. Grazie mille.