What has the War on Drugs done to the world? Look at the murder and mayhem in Mexico, Central America, so many other parts of the planet, the global black market estimated at 300 billion dollars a year, prisons packed in the United States and elsewhere, police and military drawn into an unwinnable war that violates basic rights, and ordinary citizens just hope they don't get caught in the crossfire, and meanwhile, more people using more drugs than ever. It's my country's history with alcohol prohibition and Al Capone, times 50.
Che cosa ha fatto al mondo la Guerra alla Droga? Guardate l'omicidio e i danni in Messico, in America Centrale, in così tante altre parti del pianeta, il mercato nero globale stimato a 300 miliardi di dollari all'anno, prigioni piene negli Stati Uniti e da qualunque altra parte, polizia e forze armate trascinate in una guerra insuperabile che viola i diritti fondamentali in cui i civili sperano solo di non venire colpiti dal fuoco incrociato. Nel frattempo, più persone usano più droga di sempre. È la storia del mio paese, con il proibizionismo dell'alcol e Al Capone, 50 volte più grande.
Which is why it's particularly galling to me as an American that we've been the driving force behind this global drug war. Ask why so many countries criminalize drugs they'd never heard of, why the U.N. drug treaties emphasize criminalization over health, even why most of the money worldwide for dealing with drug abuse goes not to helping agencies but those that punish, and you'll find the good old U.S. of A.
È per questo che è particolarmente irritante per me come americano, noi che siamo stati la forza trainante in questa guerra globale alla droga. Chiedetevi perché cosi tanti paesi criminalizzino droghe di cui non hanno mai sentito parlare, perché i trattati sulla droga delle Nazioni Unite enfatizzino la criminalizzazione più che la salute e perché gran parte degli investimenti nel mondo legati all'abuso di droga non siano destinati agli enti che aiutano, ma a quelli che puniscono e troverete i buoni, vecchi Stati Uniti d'America.
Why did we do this? Some people, especially in Latin America, think it's not really about drugs. It's just a subterfuge for advancing the realpolitik interests of the U.S. But by and large, that's not it. We don't want gangsters and guerrillas funded with illegal drug money terrorizing and taking over other nations. No, the fact is, America really is crazy when it comes to drugs. I mean, don't forget, we're the ones who thought that we could prohibit alcohol. So think about our global drug war not as any sort of rational policy, but as the international projection of a domestic psychosis. (Applause)
Perché facciamo questo? Alcune persone, specialmente in America Latina, pensano non si tratti veramente di droga. È soltanto un sotterfugio per far progredire il pragmatismo politico degli Stati Uniti. Tuttavia, in generale, non è così. Non vogliamo gangster e guerriglieri finanziati dai soldi illegali della droga che terrorizzano e prendono il controllo sulle altre nazioni. No, il fatto è che l'America è davvero folle quando si tratta di droghe. Non dimenticate, siamo quelli che pensavano di poter proibire l'alcol. Perciò pensate alla nostra guerra globale contro la droga non come a una sorta di politica razionale, ma come alla proiezione internazionale di una psicosi domestica. (Applausi)
But here's the good news. Now it's the Russians leading the Drug War and not us. Most politicians in my country want to roll back the Drug War now, put fewer people behind bars, not more, and I'm proud to say as an American that we now lead the world in reforming marijuana policies. It's now legal for medical purposes in almost half our 50 states, millions of people can purchase their marijuana, their medicine, in government- licensed dispensaries, and over half my fellow citizens now say it's time to legally regulate and tax marijuana more or less like alcohol. That's what Colorado and Washington are doing, and Uruguay, and others are sure to follow.
Ma qui c'è una buona notizia. Sono i russi che conducono la guerra contro la droga e non noi. Molti politici del mio paese vogliono tornare alla guerra alla droga, adesso, mettono meno persone dietro i bar, non di più, e sono orgoglioso di dire, come americano, che ora conduciamo il mondo nella riforma delle politiche sulla marijuana. Ora è legale per scopi terapeutici in più di metà dei nostri 50 stati, milioni di persone possono acquistare la loro marijuana, la loro medicina, in dispensari con licenza governativa e oltre metà dei miei concittadini ora dicono che è ora di regolarizzare e tassare la marijuana più o meno come l'alcol. È ciò che stanno facendo il Colorado e Washington e l'Uruguay e altri sicuramente seguiranno.
So that's what I do: work to end the Drug War. I think it all started growing up in a fairly religious, moral family, eldest son of a rabbi, going off to university where I smoked some marijuana and I liked it. (Laughter) And I liked drinking too, but it was obvious that alcohol was really the more dangerous of the two, but my friends and I could get busted for smoking a joint.
Così ecco cosa faccio: lavoro per mettere fine alla Guerra alla Droga. Penso che sia iniziato tutto in una famiglia molto religiosa e moralista, come figlio maggiore di un rabbino, uscendo dall'università dove ho fumato della marijuana e mi è piaciuto. (Risate) E mi piaceva anche bere, ma era ovvio che l'alcol era sicuramente il più dannoso dei due, ma i miei amici e io potevamo essere arrestati per aver fumato una canna.
Now, that hypocrisy kept bugging me, so I wrote my Ph.D dissertation on international drug control. I talked my way into the State Department. I got a security clearance. I interviewed hundreds of DEA and other law enforcement agents all around Europe and the Americas, and I'd ask them, "What do you think the answer is?" Well, in Latin America, they'd say to me, "You can't really cut off the supply. The answer lies back in the U.S., in cutting off the demand." So then I go back home and I talk to people involved in anti-drug efforts there, and they'd say, "You know, Ethan, you can't really cut off the demand. The answer lies over there. You've got to cut off the supply." Then I'd go and talk to the guys in customs trying to stop drugs at the borders, and they'd say, "You're not going to stop it here. The answer lies over there, in cutting off supply and demand." And it hit me: Everybody involved in this thought the answer lay in that area about which they knew the least.
Questa ipocrisia mi ha dato fastidio, così ho scritto la mia tesi di dottorato sul controllo internazionale della droga. Ho parlato a modo mio al Dipartimento di Stato. Avevo un nulla osta. Ho intervistato centinaia di agenti della DEA e di altre forze dell'ordine dappertutto in Europa e nelle Americhe e ho chiesto loro: "Quale pensate sia la risposta?" In America Latina, mi hanno detto: "Non puoi davvero eliminare l'offerta. La risposta risiede negli Stati Uniti, nel tagliare la domanda." Così sono tornato a casa e ho parlato alle persone coinvolte nell'impegno anti-droga e hanno detto: "Lo sai, Ethan, non puoi davvero tagliare la domanda. La risposta risiede altrove. Devi tagliare l'offerta". Poi sono andato a parlare ai ragazzi in dogana che cercano di fermare la droga alle frontiere e hanno detto: "Non la fermerai qui. La risposta è altrove, è nel tagliare offerta e domanda". E questo mi colpisce: chiunque sia coinvolto pensa che la risposta risieda in quell'area della quale conosce meno.
So that's when I started reading everything I could about psychoactive drugs: the history, the science, the politics, all of it, and the more one read, the more it hit you how a thoughtful, enlightened, intelligent approach took you over here, whereas the politics and laws of my country were taking you over here. And that disparity struck me as this incredible intellectual and moral puzzle.
Così ho iniziato a leggere qualunque cosa sulle droghe psicotrope: la storia, la scienza, la politica, tutto e più leggi, più ti colpisce come un premuroso, saggio, intelligente approccio ti porti qui, mentre la politica e le leggi del mio stato ti portano da quest'altra parte. E questa disparità mi ha colpito come un incredibile puzzle intellettuale e morale.
There's probably never been a drug-free society. Virtually every society has ingested psychoactive substances to deal with pain, increase our energy, socialize, even commune with God. Our desire to alter our consciousness may be as fundamental as our desires for food, companionship and sex. So our true challenge is to learn how to live with drugs so they cause the least possible harm and in some cases the greatest possible benefit.
Non c'è probabilmente mai stata una società senza droghe. Virtualmente, ogni società ha ingerito sostanze psicotrope per sopportare il dolore, aumentare l'energia, socializzare e comunicare con Dio. Il desiderio di alterare la nostra coscienza può essere tanto fondamentale quanto i nostri desideri per il cibo, la compagnia e il sesso. Così, la nostra vera sfida è imparare come vivere con le droghe in modo che causino meno danni possibile e, in alcuni casi, il maggior beneficio possibile.
I'll tell you something else I learned, that the reason some drugs are legal and others not has almost nothing to do with science or health or the relative risk of drugs, and almost everything to do with who uses and who is perceived to use particular drugs. In the late 19th century, when most of the drugs that are now illegal were legal, the principal consumers of opiates in my country and others were middle-aged white women, using them to alleviate aches and pains when few other analgesics were available. And nobody thought about criminalizing it back then because nobody wanted to put Grandma behind bars. But when hundreds of thousands of Chinese started showing up in my country, working hard on the railroads and the mines and then kicking back in the evening just like they had in the old country with a few puffs on that opium pipe, that's when you saw the first drug prohibition laws in California and Nevada, driven by racist fears of Chinese transforming white women into opium-addicted sex slaves. The first cocaine prohibition laws, similarly prompted by racist fears of black men sniffing that white powder and forgetting their proper place in Southern society. And the first marijuana prohibition laws, all about fears of Mexican migrants in the West and the Southwest. And what was true in my country, is true in so many others as well, with both the origins of these laws and their implementation. Put it this way, and I exaggerate only slightly: If the principal smokers of cocaine were affluent older white men and the principal consumers of Viagra were poor young black men, then smokable cocaine would be easy to get with a prescription from your doctor and selling Viagra would get you five to 10 years behind bars. (Applause)
Vi racconterò un'altra cosa che ho imparato. La ragione per cui alcune droghe sono legali e altre no non ha quasi nulla a che vedere con la scienza o la salute o il relativo rischio delle droghe e quasi tutto a che fare con chi le usa e con chi si pensa che usi certe droghe. Alla fine del 19° secolo, quando molte delle droghe che oggi sono illegali erano legali, i principali consumatori di oppiacei nel mio paese e negli altri erano donne bianche di mezza età, che le utilizzavano per alleviare dolori e mali quando pochi altri analgesici erano disponibili. E nessuno pensava allora di criminalizzarle perché nessuno voleva mettere la nonna dietro le sbarre. Ma quando centinaia di migliaia di cinesi hanno iniziato a farsi vedere nel mio paese, lavorando duramente alle ferrovie e nelle miniere per poi rilassarsi alla sera, proprio come facevano nel loro paese, con pochi sbuffi nelle pipe di oppio, è quando si sono viste le prime leggi di proibizione delle droghe in California e in Nevada, guidate dalle paure razzista contro i cinesi che trasformavano le donne bianche in schiave sessuali drogate di oppio. Le prime leggi di proibizione della cocaina, similmente suggerite dalle paure razziste per gli uomini neri che sniffavano quella polvere bianca e dimenticavano il proprio posto nella società del Sud. E le prime leggi di proibizione della marijuana, tutte riguardanti le paure dei migranti messicani nell'ovest e nel sud-ovest. E questo era vero nel mio paese, così come in molti altri, sia per le origini di queste leggi sia per la loro implementazione. Mettiamola in questo modo, ed esagero soltanto un po': se i principali fumatori di cocaina fossero facoltosi anziani uomini bianchi e i principali consumatori di Viagra fossero poveri giovani uomini neri, la cocaina sarebbe facilmente ottenibile con la prescrizione del dottore e vendere Viagra vi manderebbe dietro le sbarre da cinque a 10 anni. (Applausi)
I used to be a professor teaching about this. Now I'm an activist, a human rights activist, and what drives me is my shame at living in an otherwise great nation that has less than five percent of the world's population but almost 25 percent of the world's incarcerated population. It's the people I meet who have lost someone they love to drug-related violence or prison or overdose or AIDS because our drug policies emphasize criminalization over health. It's good people who have lost their jobs, their homes, their freedom, even their children to the state, not because they hurt anyone but solely because they chose to use one drug instead of another.
Ero un professore che insegnava questo. Ora sono un attivista dei diritti umani e ciò che mi guida è la vergogna di vivere in una nazione tutt'altro che grande che ha meno del cinque per cento della popolazione mondiale, ma circa il 25 per cento della popolazione mondiale incarcerata. Sono le persone che incontro che hanno perso qualcuno che amavano per violenza legata alla droga, o per la prigione, o per overdose, o per AIDS, perché le nostre politiche sulla droga enfatizzano la criminalizzazione invece della salute. Sono le brave persone che hanno perso il lavoro, le loro case, la loro libertà, anche i loro bambini per lo stato, non perché hanno fatto del male a qualcuno, ma solamente perché hanno scelto di usare una droga invece di un'altra.
So is legalization the answer? On that, I'm torn: three days a week I think yes, three days a week I think no, and on Sundays I'm agnostic. But since today is Tuesday, let me just say that legally regulating and taxing most of the drugs that are now criminalized would radically reduce the crime, violence, corruption and black markets, and the problems of adulterated and unregulated drugs, and improve public safety, and allow taxpayer resources to be developed to more useful purposes. I mean, look, the markets in marijuana, cocaine, heroin and methamphetamine are global commodities markets just like the global markets in alcohol, tobacco, coffee, sugar, and so many other things. Where there is a demand, there will be a supply. Knock out one source and another inevitably emerges. People tend to think of prohibition as the ultimate form of regulation when in fact it represents the abdication of regulation with criminals filling the void. Which is why putting criminal laws and police front and center in trying to control a dynamic global commodities market is a recipe for disaster. And what we really need to do is to bring the underground drug markets as much as possible aboveground and regulate them as intelligently as we can to minimize both the harms of drugs and the harms of prohibitionist policies.
Quindi la legalizzazione è la risposta? Su questo, sono combattuto: tre giorni alla settimana penso di sì, tre giorni alla settimana penso di no e di domenica sono agnostico. Ma poiché oggi è martedì, lasciatemi dire che regolarizzare legalmente e tassare molte delle droghe che oggi sono criminalizzate potrebbe ridurre radicalmente il crimine, la violenza, la corruzione e i mercati neri e il problema delle droghe non regolamentate e contaminate, migliorerebbe la sicurezza pubblica, e permetterebbe alle risorse dei contribuenti di essere impiegate per scopi più utili. Guardate, i mercati di marijuana, cocaina, eroina e metanfetamine sono mercati globali di materie prime proprio come i mercati globali di alcol, tabacco, caffè, zucchero e molte altre cose. Dove c'è una domanda, ci sarà un'offerta. Elimina una risorsa e un'altra inevitabilmente emerge. Le persone tendono a pensare alla proibizione come all'ultima forma di regolamentazione, quando in realtà rappresenta l'abdicazione della regolamentazione con i criminali che colmano il vuoto. Ed è per questo che mettere diritto penale e polizia davanti e dietro, cercando di controllare un dinamico mercato globale di materie prime è la ricetta per il disastro. E ciò che veramente bisognerebbe fare è portare a galla il più possibile il mercato sommerso della droga e regolarizzarlo nel modo più intelligente possibile per minimizzare sia i danni delle droghe, che i danni delle leggi proibizioniste.
Now, with marijuana, that obviously means legally regulating and taxing it like alcohol. The benefits of doing so are enormous, the risks minimal. Will more people use marijuana? Maybe, but it's not going to be young people, because it's not going to be legalized for them, and quite frankly, they already have the best access to marijuana. I think it's going to be older people. It's going to be people in their 40s and 60s and 80s who find they prefer a little marijuana to that drink in the evening or the sleeping pill or that it helps with their arthritis or diabetes or maybe helps spice up a long-term marriage. (Laughter) And that just might be a net public health benefit.
Con la marijuana, significa ovviamente regolamentarla legalmente e tassarla come l'alcol. I benefici sono enormi e i rischi minimi. Più persone useranno marijuana? Forse, ma non saranno persone giovani, perché non sarà legalizzata per loro, e detto francamente, loro hanno già il miglior accesso alla marijuana. Penso che saranno le persone più anziane. Saranno persone sulla quarantina e sessantina e ottantina che scopriranno di preferire una piccola dose di marijuana a quel goccetto alla sera o al sonnifero o che questo li aiuterà con l'artrite o il diabete o forse aiuterà a rendere eccitante un matrimonio di lungo termine. (Risate) E che può soltanto essere un netto beneficio per la salute pubblica.
As for the other drugs, look at Portugal, where nobody goes to jail for possessing drugs, and the government's made a serious commitment to treating addiction as a health issue. Look at Switzerland, Germany, the Netherlands, Denmark, England, where people who have been addicted to heroin for many years and repeatedly tried to quit and failed can get pharmaceutical heroin and helping services in medical clinics, and the results are in: Illegal drug abuse and disease and overdoses and crime and arrests all go down, health and well-being improve, taxpayers benefit, and many drug users even put their addictions behind them.
Per le altre droghe, guardate il Portogallo, dove nessuno va in prigione per il possesso di droghe e il governo ha preso il serio impegno di trattare la dipendenza come una questione di salute. Guardate la Svizzera, la Germania, i Paesi Bassi, la Danimarca, l'Inghilterra, dove chi è stato dipendente dall'eroina per molti anni e ha ripetutamente cercato di uscirne, fallendo, può avere eroina farmaceutica e servizi di aiuto nelle cliniche mediche e i risultati sono qui: droghe illegali, malattia, overdose, crimini e arresti sono tutti calati, la salute e il benessere sono migliorati, i contribuenti ne hanno beneficiato, molti consumatori di droga hanno lasciato alle spalle le proprie dipendenze.
Look at New Zealand, which recently enacted a law allowing certain recreational drugs to be sold legally provided their safety had been established. Look here in Brazil, and some other countries, where a remarkable psychoactive substance, ayahuasca, can be legally bought and consumed provided it's done so within a religious context. Look in Bolivia and Peru, where all sorts of products made from the coca leaf, the source of cocaine, are sold legally over the counter with no apparent harm to people's public health. I mean, don't forget, Coca-Cola had cocaine in it until 1900, and so far as we know was no more addictive than Coca-Cola is today.
Guardate la Nuova Zelanda, che recentemente ha promulgato una legge che permette di vendere legalmente alcuni stupefacenti purché la loro sicurezza sia garantita. Guardate al Brasile e a molti altri paesi, dove un'eccezionale sostanza psicotropa, l'ayahuasca, può essere legalmente acquistata e consumata purché si faccia in un contesto religioso. Guardate la Bolivia e il Perù, dove prodotti di ogni sorta derivano dalla foglia di coca, la sorgente della cocaina e sono venduti legalmente senza prescrizione, senza apparente danno alla salute pubblica. non dimenticate, fino al 1900 la Coca-Cola conteneva cocaina e, per quanto ne sappiamo, non dava più dipendenza della Coca-Cola di oggi.
Conversely, think about cigarettes: Nothing can both hook you and kill you like cigarettes. When researchers ask heroin addicts what's the toughest drug to quit, most say cigarettes. Yet in my country and many others, half of all the people who were ever addicted to cigarettes have quit without anyone being arrested or put in jail or sent to a "treatment program" by a prosecutor or a judge. What did it were higher taxes and time and place restrictions on sale and use and effective anti-smoking campaigns. Now, could we reduce smoking even more by making it totally illegal? Probably. But just imagine the drug war nightmare that would result.
Invece, pensate alle sigarette: nessuno può catturarvi e uccidervi come le sigarette. Quando i ricercatori hanno chiesto a dipendenti dall'eroina quale fosse la droga più dura da lasciare, i più hanno detto "sigarette" E ancora, nel mio paese e in molti altri, metà di tutti coloro che sono stati dipendenti dalle sigarette hanno smesso senza che nessuno fosse arrestato o messo in carcere o mandato a un "programma di trattamento" da un pubblico ministero o un giudice. Ciò che li ha fatti smettere, sono state tasse più alte e restrizioni di tempo e di spazio di vendita e consumo e efficaci campagne anti-fumo. Potremmo ridurre ulteriormente il fumo facendolo diventare totalmente illegale? Probabilmente. Ma immaginate soltanto l'incubo della guerra alla droga che ne risulterebbe.
So the challenges we face today are twofold. The first is the policy challenge of designing and implementing alternatives to ineffective prohibitionist policies, even as we need to get better at regulating and living with the drugs that are now legal. But the second challenge is tougher, because it's about us. The obstacles to reform lie not just out there in the power of the prison industrial complex or other vested interests that want to keep things the way they are, but within each and every one of us. It's our fears and our lack of knowledge and imagination that stands in the way of real reform. And ultimately, I think that boils down to the kids, and to every parent's desire to put our baby in a bubble, and the fear that somehow drugs will pierce that bubble and put our young ones at risk. In fact, sometimes it seems like the entire War on Drugs gets justified as one great big child protection act, which any young person can tell you it's not.
Le sfide che affrontiamo oggi sono duplici. La prima è la sfida della politica a disegnare e implementare alternative alle inefficaci politiche proibizioniste, anche se abbiamo bisogno di migliorare la regolamentazione e la convivenza con le droghe che ora sono legali. Ma la seconda sfida è più difficile, perché riguarda noi. Gli ostacoli alla riforma risiedono non solo nel potere del complesso industriale delle prigioni o in altri interessi legittimi che vogliono tenere le cose così come sono, ma dentro ognuno di noi. Sono le nostre paure e la nostra mancanza di conoscenza e immaginazione che ostacolano la vera riforma. E in ultimo, penso che tutto si riduca ai figli, e al desiderio di ogni genitore di mettere il proprio bambino in una bolla e la paura che da qualche parte le droghe penetrino nella bolla e mettano in pericolo i nostri giovani. Infatti, a volte sembra che l'intera Guerra alla Droga sia giustificata come un grande atto di protezione dei figli, per il quale ogni giovane può dirti che non è così.
So here's what I say to teenagers. First, don't do drugs. Second, don't do drugs. Third, if you do do drugs, there's some things I want you to know, because my bottom line as your parent is, come home safely at the end of the night and grow up and lead a healthy and good adulthood. That's my drug education mantra: Safety first.
Perciò, ecco quello che dico agli adolescenti. Primo, non drogatevi. Secondo, non drogatevi. Terzo, se vi drogate, ci sono alcune cose che vorrei sapeste, perché il mio monito, come genitore, è: arriva a casa in sicurezza alla fine della serata e cresci e vivi un'età adulta buona e in salute. Ecco il mio mantra di educazione alla droga: la sicurezza innanzitutto.
So this is what I've dedicated my life to, to building an organization and a movement of people who believe we need to turn our backs on the failed prohibitions of the past and embrace new drug policies grounded in science, compassion, health and human rights, where people who come from across the political spectrum and every other spectrum as well, where people who love our drugs, people who hate drugs, and people who don't give a damn about drugs, but every one of us believes that this War on Drugs, this backward, heartless, disastrous War on Drugs, has got to end.
Questo è ciò a cui ho dedicato la mia vita: a costruire un'organizzazione e un movimento di persone che credono che ci sia bisogno di dare le spalle ai proibizionismi falliti del passato e di accettare nuove politiche sulla droga basate sulla scienza, la compassione, la salute e i diritti umani. In cui le persone, da qualsiasi parte politica vengano e da qualsiasi parte vengano in generale, dove le persone che amano le droghe, le persone che odiano le droghe e le persone a cui non frega niente delle droghe, ognuno di noi, crede che questa Guerra alla Droga, questa arretrata, senza cuore, disastrosa Guerra alla Droga deve finire.
Thank you.
Grazie.
(Applause)
(Applausi)
Thank you. Thank you.
Grazie. Grazie.
Chris Anderson: Ethan, congrats — quite the reaction. That was a powerful talk. Not quite a complete standing O, though, and I'm guessing that some people here and maybe a few watching online, maybe someone knows a teenager or a friend or whatever who got sick, maybe died from some drug overdose. I'm sure you've had these people approach you before. What do you say to them?
Chris Anderson: Ethan, congratulazioni, che reazione. È stato un discorso efficace. Non una completa standing ovation, però, e credo che alcune persone qui e forse qualcuno che sta guardando online, forse qualcuno conosce un adolescente o un amico o qualcuno che si è ammalato, o forse è morto per un'overdose di droga. Sono sicuro che tu abbia già parlato in passato con queste persone. Che cosa dici loro?
Ethan Nadelmann: Chris, the most amazing thing that's happened of late is that I've met a growing number of people who have actually lost a sibling or a child to a drug overdose, and 10 years ago, those people just wanted to say, let's line up all the drug dealers and shoot them and that will solve it. And what they've come to understand is that the Drug War did nothing to protect their kids. If anything, it made it more likely that those kids were put at risk. And so they're now becoming part of this drug policy reform movement. There's other people who have kids, one's addicted to alcohol, the other one's addicted to cocaine or heroin, and they ask themselves the question: Why does this kid get to take one step at a time and try to get better and that one's got to deal with jail and police and criminals all the time? So everybody's understanding, the Drug War's not protecting anybody.
EN: Chris, la cosa più sorprendente che è successa ultimamente è che ho incontrato un numero crescente di persone che hanno veramente perso un fratello o un figlio per overdose di droga e 10 anni fa, queste persone volevano soltanto dire, mettiamo in fila tutti gli spacciatori e uccidiamoli e risolveremo tutto. E ciò che hanno capito è che la Guerra alla Droga nulla ha fatto per proteggere i loro figli. Semmai, ha fatto sì che quei figli fossero messi a rischio. E ora sono diventati parte di questo movimento per la riforma della politica sulla droga. Ci sono altre persone che hanno figli, uno dipendente dall'alcol, l'altro dalla cocaina o dall'eroina, e pongono loro questa domanda: Perché questo ragazzo può fare un passo alla volta e provare a migliorare mentre l'altro deve avere a che fare con carcere, polizia e criminali per tutto il tempo? Tutti stanno capendo che la Guerra alla Droga non sta proteggendo nessuno.
CA: Certainly in the U.S., you've got political gridlock on most issues. Is there any realistic chance of anything actually shifting on this issue in the next five years?
CA: Certamente negli Stati Uniti, c'è uno stallo politico su molti temi. C'è una possibilità realistica che qualcosa si muova davvero riguardo a questo tema nei prossimi cinque anni?
EN: I'd say it's quite remarkable. I'm getting all these calls from journalists now who are saying to me, "Ethan, it seems like the only two issues advancing politically in America right now are marijuana law reform and gay marriage. What are you doing right?" And then you're looking at bipartisanship breaking out with, actually, Republicans in the Congress and state legislatures allowing bills to be enacted with majority Democratic support, so we've gone from being sort of the third rail, the most fearful issue of American politics, to becoming one of the most successful.
EN: Direi che è abbastanza significativa. Sto ricevendo telefonate dai giornalisti che mi dicono: "Ethan, sembra che i soli due temi che stanno politicamente avanzando in America al momento siano la legge di riforma della marijuana e il matrimonio gay. Cosa fai in proposito?" Poi oggi guardi alla rottura dell'accordo bipartisan, tra i Repubblicani al Congresso e le legislature statali che permettono ai progetti di legge di essere attivati con il supporto della maggioranza democratica, così, dalla sorta di ruota di scorta che eravamo, il tema più temuto della politica americana, stiamo diventando uno di quelli di maggior successo.
CA: Ethan, thank you so much for coming to TEDGlobal. EN: Chris, thanks so much.
CA: Ethan, grazie per essere venuto a TEDGlobal.
CA: Thank you. EN: Thank you. (Applause)
EN: Chris, grazie mille. (Applausi)