Do you remember how big the world felt when we were younger? Because my childhood was filled with time travel and adventures. I sat in awe of how flowers grew from a simple seed. I remember looking up at the sky and wondering: Was the Earth moving? Was the sun moving? Or was I moving? And I filled the rest of the time by reading books about fantasy lands.
Vi ricordate quanto sembrava grande il mondo quando eravamo più giovani? Perché la mia infanzia era piena di viaggi nel tempo e avventure. Mi sedevo incantata da come i fiori crescessero da un semplice seme. Ricordo che guardava in alto nel cielo e mi chiedevo: È la terra a muoversi? È il sole? O sono io a muovermi? E riempivo il resto del tempo leggendo libri su terre fantastiche.
But slowly, the time travel and adventures of my youth became using my GPS to figure out how much traffic I'd inevitably be sitting in. The flowers became the screen saver to my laptop I spent way too much time on. I only saw the sunrise when pulling all-nighters to get work done. And those fantasy lands, well, those became essays and articles from underfunded newspapers. And yes, some of this is just a part of growing up, necessary even. But I realized the imaginative and creative forces that drove me had less and less space to thrive in my young adult life. And in being forced to look at the world as it is, I was missing out on the opportunity to look at the world as it could be.
Ma lentamente, i viaggi nel tempo e le avventure della mia giovinezza sono diventate l'uso del mio GPS per capire in quanto traffico sarei inevitabilmente rimasta bloccata. I fiori sono diventati lo sfondo del mio portatile con il quale trascorrevo fin troppo tempo. Vedevo il sole sorgere solo quando rimanevo sveglia tutta notte per finire di lavorare. E quelle terre fantastiche, beh, quelle sono diventate temi e articoli da giornali sottofinanziati. E sì, alcune di queste cose fanno parte del diventare grandi, quasi necessarie. Ma ho realizzato che le forze immaginative e creative che mi avevano guidata avevano sempre meno spazio per crescere nella mia vita da giovane adulta. E nell'essere obbligata a guardare il mondo per come è mi stava sfuggendo l'opportunità di guardare il mondo
Now more than ever, we live in a world that requires of us an imagination so that we can envision what could be different. And while I didn't come prepared today to answer the world's largest problems, I would like to make a case for how one tool can help us continue to build new worlds and find our place in it. Curiosity.
per come sarebbe potuto essere. Ora, più che mai, viviamo in un mondo che ci richiede un'immaginazione così che possiamo visualizzare ciò che potrebbe essere diverso. E mentre non sono venuta preparata, oggi, a rispondere ai problemi più grandi del mondo, mi piacerebbe aprire una discussione su come uno strumento possa aiutarci a continuare a costruire nuovi mondi e a trovarvi il nostro posto all'interno. La curiosità.
I don't have any fancy graphs to show you all today, but I would like to think that I'm sort of an expert in the field as my entire life has been a case study in following my curiosities. It started super simple. My grampy and I would reimagine and act out the entire saga of The Odyssey with my Polly Pocket dolls, as one does at the age of four. And around the age of five, I asked for every religious book, I mean every religious book. Fast forwarding to 13, I read my first short story from the formidable James Baldwin, and my life was forever changed. Needless to say, I was grateful to be surrounded by a community of people that honored my interests. But as I got older, I began to get confronted by a big question: Are you sure about that?
Non ho nessun grafico ricercato da farvi vedere oggi, ma mi piace pensare di essere una sorta di esperto nel campo visto che tutta la mia vita è stata un caso di studio nel seguire le mie curiosità. È iniziato in maniera semplice. Mio nonno ed io rielaboravamo e recitavamo l'intero poema de L'Odissea con le mie bamboline Polly Pocket, come farebbe chiunque a quattro anni. E intorno ai cinque anni, ho chiesto ogni libro religioso, intendo ogni libro religioso. Salto ai 13 anni, ho letto il mio primo racconto breve, del formidabile James Baldwin, e la mia vita è cambiata per sempre. Non c'è nemmeno bisogno di dirlo, ero grata di essere circondata da una comunità di persone che onorava i miei interessi. Ma più crescevo, iniziavo a confrontarmi con una grande domanda: Ne sei sicura?
Now this was a question I really could not escape. In August of 2018, right as I was embarking on my next adventure. I was beginning my freshman year at Harvard right as my television show “Grown-ish” began filming season two. And I was at a crossroads, because acting for me has been more than a career. It's given me permission to explore my fantasies. I feel like I gain another level of empathy every time I step into a different character's shoes. But my education has been equally as pivotal. Because my education has fulfilled my endless desire to know: to know places, to know the events that have shaped us, the communities that have built us, the obstacles that have tried to stop us, the mistakes that haunt us. But selfishly, to know about myself and my place in the world.
Ora, questa era una domanda dalla quale non riuscivo a sfuggire. Nell'agosto del 2018, proprio quando stavo per imbarcarmi nella mia nuova avventura. Stavo per iniziare il mio primo anno ad Harvard proprio quando il mio show televisivo "Grown-ish" iniziava la seconda stagione. Ed ero ad un bivio, perché la recitazione per me è stata più di una carriera. Mi ha permesso di esplorare le mie fantasie. Sento come se ottenessi un altro livello di empatia ogni volta che metto i piedi in un nuovo personaggio. Ma la mia educazione è stata equamente fondamentale. Perché la mia educazione ha colmato il mio infinito desiderio di conoscere: di conoscere luoghi, di conoscere gli eventi che ci hanno plasmato, le comunità che ci hanno costruito, gli ostacoli che hanno provato a fermarci, gli errori che ci perseguitano. Ma egoisticamente, conoscere me stessa e il mio posto nel mondo.
So my two lifelong passions were colliding, and I was being told by academic advisers and entertainment folk alike -- although no one on my team -- that there was no symbiotic relationship between the two worlds. I was searching for an "and," but I kept getting presented an "either-or." And I almost let those five words -- “Are you sure about that?” -- stop me.
Quindi le mie due più grandi passioni si stavano scontrando, e mi veniva detto dai consulenti accademici e da gente dello spettacolo – ma da nessuno del mio team – che non c'era nessun rapporto simbiotico tra i due mondi. Continuavo a cercare un “e”, ma continuava a presentarsi un “o questo o quello”.
But let me cut to the chase. I'm speaking to you now as a Harvard alum with a television show going into its sixth season.
E ho quasi lasciato che quelle tre parole – “Ne sei sicura?” – mi fermassero. Ma arrivando al punto. Vi sto parlando ora da ex alunna di Harvard
(Applause)
con uno show televisivo che sta per uscire con la sesta stagione.
(Applausi)
It's cool. And while my college predicament may have been unusual, I do think this experience is quite universal. Because, one, I’m far from the first person to go to school while working. But also I'd go so far as to say all of us juggle multiple interests, passions and jobs. Yet there comes a moment on our paths where we're expected to get serious, to find our one thing, stick to it. We're told that our multiple areas of interest that we are equally drawn to are incompatible. And hit with that all-too-familiar “Are you sure about that?” Suddenly we go from being expected to know math and a language, science and history, to operating in this narrow silo for the sake of becoming an expert or really good at one thing. I mean, think about how many times we ask each other the question, "What do you do?" Which is really a proxy in my mind for a much more pressing question, "Who are you right now?" Because what we do is only a fraction of who we are. And this culture of heralding expertise means that our curiosities are often mislabeled as distractions. I would love to think through what we could be missing out on by not actively prioritizing our curiosity.
È forte. E nonostante la mia carriera universitaria possa essere stata inusuale, penso che quest'esperienza sia abbastanza universale. Perché, uno, non sono di certo la prima persona ad essere andata a scuola mentre lavorava. Ma direi che tutti noi ci destreggiamo tra multipli interessi, passioni e lavori. Eppure arriva un momento nei nostri percorsi nel quale ci si aspetta che diventiamo seri, che troviamo la nostra unica cosa, e ci atteniamo a quella. Ci viene detto che le nostre diverse aree di interesse alle quali siamo egualmente attratti sono incompatibili. E colpiti da quell'ormai troppo familiare“Ne sei sicura?”, Improvvisamente passiamo dall'aspettarsi che conosciamo la matematica e una lingua, scienze e storia, all'operare in questo stretto contenitore per poter diventare degli esperti o molto bravi in una cosa. Voglio dire, pensate a quante volte ci facciamo a vicenda la domanda, “Che cosa fai?” Che nella mia testa è un sostituto per una domanda molto più opprimente, “Chi sei in questo momento?” Perché quello che facciamo è solamente una frazione di chi siamo. E questa cultura di annunciare le competenze significa che le nostre curiosità vengono spesso mal etichettate come distrazioni. Mi piacerebbe pensare a che cosa potremmo perderci nel non prioritizzare attivamente la nostra curiosità.
Here, let me put it this way. Curiosity has been a lifeline for me. It's really easy to be 23 and a pessimist. It doesn't take many observational skills to see the deep flaws and fissures of our world, to see how close we remain to these systems of oppression we swear are behind us. And when I say I feel affected by these flaws, I'm not just talking about some existential "I have a degree in a social science" kind of way, but in the very real way that it affects me and my family and my community every day. It's also easy to be 23 and struggle to find your place. I remember so vividly being 16 and thinking that I could change the world. I was certain of it. I was one voting initiative away. I was one march away, I was one panel away from real change, the kind that lasts. And I remember when that assuredness was replaced by quicksand. It felt as though the more I moved and the more I struggled, the more I sank into the overwhelm. And I responded to feeling lost by finding comfort in my expertise, hiding behind this false sense of certainty, I really acted like I knew everything there was to know. I was suppressing my curiosity, but I realized that made it so much easier to pick apart every potential decision rather than take action.
Ecco, mettiamola in questo modo. La curiosità è stata un'ancora di salvezza per me. È molto facile avere 23 anni ed essere pessimisti. Non serve una grande capacità di osservazione per vedere le profonde imperfezioni e spaccature del nostro mondo, per vedere quanto vicino rimaniamo a questi sistemi di oppressione che giuriamo essere ormai superati. E quando dico che mi sento colpita da queste imperfezioni, non sto solamente parlando di cose esistenziali tipo “ho una laurea in scienze sociali”, ma del modo molto reale che colpisce me e la mia famiglia e la mia comunità ogni giorno. È anche molto semplice avere 23 anni e far fatica a trovare il tuo posto. Ricordo molto bene quando avevo 16 anni e pensavo che avrei potuto cambiare il mondo. Ne ero certa. Spingevo lo spirito d'iniziativa. Ero ad una manifestazione di distanza, ero ad un comitato di distanza dal vero cambiamento, quel tipo che dura nel tempo. E ricordo quando quella sicurezza è stata rimpiazzata da sabbie mobili. Sembrava nonostante tutto che più mi muovessi e facessi fatica, più sprofondavo nella sopraffazione. E reagivo alla sensazione di smarrimento trovando conforto nelle mie capacità, nascondendomi dietro a questo falso senso di certezza, mi comportavo come se sapessi tutto quello che c'era da sapere. Stavo sopprimendo la mia curiosità, ma ho realizzato che ciò ha reso molto più semplice scomporre ogni potenziale decisione piuttosto che intervenire.
Now while I can't speak for everyone's experiences, from conversations I've had with my peers and my mentors, I know this feeling isn't relegated to being 23. Choosing to take on both college and entertainment at the same time, blending my two worlds, was a necessary recommitment to my curiosity. I found such a joy in discovering just how much I didn't know. Lessons came from everywhere: classes like hip-hop sampling, on how neo soul and blues became the basis to a new sound taught me how media can be used as a way of preserving legacy, as a way of bringing past cultures into the present. Playing Tinker Bell gave me permission to reignite my imagination. My class on W.E.B. Du Bois is where I discovered the name for our television production company, 7th Sun. And building a television set and writers’ room gave me the ability to practice equitable hiring within an archaic system in real time.
Ora, nonostante io non possa parlare per l'esperienza di tutti, dalle conversazioni che ho avuto con i miei coetanei e i miei mentori, so che questa sensazione non è relegata ai 23 anni. Scegliere di fare sia l'università che intrattenimento allo stesso tempo, mischiando i miei due mondi, è stato un impegno rinnovato necessario per la mia curiostià. Ho trovato così tanta gioia nello scoprire semplicemente quanto non sapessi. Le lezioni arrivavano da qualsiasi parte: lezioni come quelle di campionamento di hip-hop, su come il neo soul e il blues hanno posto le basi per un nuovo sound mi hanno insegnato come i media possano preservare un'identità per riportare le culture passate nel presente. Interpretare Trilli mi ha dato il permesso di riaccendere la mia immaginazione. Il mio corso su W.E.B. Du Bois è dove ho scoperto il nome per la nostra compagnia di produzione televisiva, 7th Sun. E costruire un set televisivo e una stanza per gli autori mi ha dato l'abilità di praticare assunzioni eque in un sistema arcaico in tempo reale.
And in an independent study created by Dr. Cornel West, I learned my biggest lesson of all. See, there are certain elements of our society that we deem as universal, immovable truths, when they're, in fact, subjective. Not only are they subjective, they're oftentimes responsible for these systems of oppression, for these dangerous misconceptions about people, for this feeling of stuckness, this feeling like nothing can change. And to me, these universal truths can range from everything as big as socioeconomic exploitation to that "Are you sure about that?" that stops you from going off on your own and exploring. Conversely, this means academics and entertainment are most potent in their abilities to demonstrate alternate realities. This lesson reinvigorated my love for these two spaces because I realized they'd always been primed for imagination and exploration and gave us the ability to explore what can blossom from curiosity. This perspective shift taught me that I was thinking too small because I thought the task at hand was to merely alter these systems at play rather than to imagine entirely new ways of being. Because the results of curiosity are immeasurable. From Galileo's reordering of the universe to how the musician Prince undefined masculinity for generations. And oftentimes these discoveries can jeopardize past ways of thinking.
E in uno studio indipendente creato dal Dr. Cornel West, ho imparato la mia lezione più grande. Vedete, ci sono alcuni elementi nella nostra società che riteniamo verità, universali e inamovibili, quando sono, in realtà, soggettive. Non solo sono soggettive, spesse volte sono responsabili di questi sistemi di oppressione, di queste pericolose idee sbagliate sulle persone, di questa sensazione di blocco, questa sensazione come se nulla possa cambiare. E per me, queste verità universali possono spaziare da qualcosa di così grande come lo sfruttamento socioeconomico a quel “Ne sei sicura?” che vi ferma dal partire da soli ed esplorare. Al contrario, questo significa che l'istruzione e l'intrattenimento sono più potenti nelle loro capacità di dimostrare realtà alternative. Questa lezione ha rinvigorito il mio amore per questi due spazi perché ho capito che sono sempre stati importanti per l'immaginazione e l'esplorazione e ci hanno dato l'abilità di esplorare ciò che può fiorire dalla curiosità. Questo cambio percettivo mi ha insegnato che stavo pensando troppo in piccolo perché pensavo che il compito fosse soltanto alterare i sistemi in gioco piuttosto che immaginare interamente nuovi modi di essere. Perché i risultati della curiosità sono immisurabili. Da Galileo che ha riordinato l'universo a come il musicista Prince ha indefinito la mascolinità per generazioni. E spesse volte queste scoperte possono compromettere i vecchi modi di pensare.
I like to call the change that emerges from blossomed curiosities rupture. If tradition is this result of repetition, then rupture is the introduction of something fresh. It's bridging together two spaces often kept separate for the sake of achieving new ends, and it's of insisting that there are possibilities outside of the ones we've been presented with. But too often dreaming is relegated to the academy and to Silicon Valley, and to all of these exclusive institutions. When it is in fact the daily curiosities of every one of us that holds the most potential for rupture.
Mi piace chiamare il cambiamento che emerge da curiosità fiorite “rottura”. Se la tradizione è il risultato della ripetizione, allora la rottura è l'introduzione di qualcosa di fresco. È connettere tra di loro due spazi spesso tenuti separati per poter raggiungere nuovi fini, ed è insistendo che ci sono possibilità al di fuori di quelle a cui siamo stati presentati. Ma troppo spesso sognare è rilegato all'accademia e alla Silicon Valley, e a tutte queste istituzioni esclusive. Quando in realtà sono proprio le curiosità giornaliere di ognuno di noi che hanno il potenziale di rottura più forte.
Now if you aren't convinced just yet that you are a universe-shifting change maker, then it is my duty as a history nerd to remind you that most of these leaders of these social change movements that we credit with giving us the world that we live in today, change was not their day job. Dr. Martin Luther King Jr was a preacher paying attention to the works of Gandhi across the ocean while reading Tolstoy. But I also think of my own papa, who used his position within education to enfranchise Black children in Madison, Wisconsin. I think of my cousin, Anousheh Ansari, who went from looking up at the stars in Iran to flying to the space station. I think about the protesters in Iran led by women and children, putting their lives on the line because they're curious about what a society looks like that values women, life and freedom.
Ora, se non siete ancora convinti di essere i fautori di un cambiamento universale, allora è mio compito da nerd per la storia ricordarvi che per la maggior parte dei leader di questi movimenti di cambiamento sociale ai quali diamo il merito di averci dato il mondo nel quale viviamo oggi, il cambiamento non era il loro lavoro quotidiano. Il Dr. Martin Luther King Jr era un pastore che prestava attenzione ai lavori di Gandhi al di là dell'oceano mentre leggeva Tolstoj. Ma penso anche a mio papà, che ha usato la sua posizione nell'istruzione per emancipare i bambini di colore a Madison, Wisconsin. Penso a mio cugino, Anousheh Ansari, che è passato dal guardare le stelle in Iran al volare verso la stazione spaziale. Penso ai manifestanti in Iran guidati da donne e bambini, che mettono le loro vite in prima linea perché sono curiosi di sapere com'è fatta una società che dà valore alle donne, alla vita e alla libertà.
(Applause)
(Applausi)
Now if it isn't clear, do you know what the byproduct of curiosity is? Possibility, surprise!
Ora, se non è chiaro, sapete che cos'è la conseguenza della curiosità? La possibilità, sorpresa!
(Laughter)
(Risate)
Now I’ve graduated from Harvard, and my television show is ending. And a couple of years ago, this really would have terrified me to leave two spaces that I know so well. But because I've built a life centered on honoring my interests, everything from the glockenspiel to Octavia Butler, I walk excitedly towards what's next because I know somewhere between the two lies my next adventure. Chasing curiosity means that my purpose is constantly unfolding in front of me. All I have to do is pay attention. And similarly, each and every one of us have a special set of interests that are totally unique to us, like a thumbprint. So please join me in recommitting to curiosity. Because honoring your so-called distractions is an act of creating. It's to sit in the grandeur of all of our options. It's to acknowledge our infinite possibilities when the world tries to convince us it is indeed finite. So refuse to let your world get smaller, and let’s build new futures together.
Ora, mi sono diplomata ad Harvard, e il mio show televisivo sta finendo. E un paio di anni fa, questo mi avrebbe veramente terrorizzata, lasciare due spazi che conosco così bene. Ma visto che ho costruito una vita incentrata sull'onorare i miei interessi, qualsiasi cosa, dallo xilofono ad Octavia Butler, cammino con entusiasmo verso ciò che verrà dopo perché so che da qualche parte in mezzo alle due c'è la mia prossima avventura. Inseguire la curiosità significa che il mio obiettivo si apre davanti a me. Tutto quello che devo fare è prestare attenzione. E similarmente, ognuno di noi ha uno speciale insieme di interessi che sono totalmente unici per noi, come un'impronta digitale. Quindi per favore unitevi a me nell'impegnarci di nuovo alla curiosità. Perché onorare le vostre cosiddette distrazioni è un atto di creazione. È sedersi nella grandiosità di tutte le nostre opzioni. È riconoscere le nostre infinite possibilità quando il mondo cerca di convincerci che è per l'appunto limitato. Quindi rifiutatevi di permettere che il vostro mondo si rimpicciolisca, e costruiamo nuovi futuri insieme.
Thank you.
Grazie.
(Applause)
(Applausi)