If I told you not to press this big red button, what would you do? For many people, there’s no greater motivation to do something than being told they can’t. So, what is it about being told “no” that triggers this response?
Se vi dicessi di non premere questo grosso pulsante rosso cosa fareste? Per molte persone non esiste ragione migliore per fare qualcosa del sentirsi dire che non possono farla. Quindi perché sentirsi dire “no” innesca questa reazione?
One of the most enduring explanations for this behavior is what psychologists call reactance theory. Reactance is a motivational state that occurs when people feel their freedom is being threatened, and it compels them to take actions they see as restoring that freedom. Sometimes this emerges as general frustration or direct argument, but the most straightforward response is to simply do the thing they were told not to. This behavior plays out in public spaces, like when people ignore health campaigns they perceive as overbearing, and in private spaces, like parent-child relationships. However, there are situations where something being forbidden actually makes it less tempting.
Una delle spiegazioni più comprovate di questo comportamento è ciò che gli psicologi chiamano teoria della reattanza. La reattanza è un sistema motivazionale che si presenta quando si percepisce che la propria libertà è minacciata e ci si sente obbligati ad agire al fine di ripristinare quella libertà. A volte ciò si manifesta sotto forma di frustrazione generale o confronto diretto ma la reazione più semplice di tutte è quella di fare proprio la cosa che ci è stato detto di non fare. Questo comportamento si manifesta nei luoghi pubblici, come quando si ignorano le campagne di prevenzione percepite come autoritarie e in contesti privati come nei rapporti genitori-figli. Tuttavia, ci sono situazioni in cui il fatto che qualcosa sia proibito sorprendentemente rende questa cosa meno allettante.
In 1972, psychologists at the University of Colorado wanted to know if a romantic relationship facing parental disapproval was more likely to strengthen or crumble under the pressure. To answer this question, they surveyed 140 couples, varying widely in measures of happiness, but all fairly serious in terms of commitment. Only some couples reported perceived parental opposition to their relationship over the study’s six-month period. But those that did also reported a steady increase in love for one another.
Nel 1972 alcuni psicologi dell’Università del Colorado si chiesero se una relazione sentimentale non approvata dai genitori della coppia avesse più probabilità di cementarsi o di sgretolarsi sotto pressione. Per rispondere a questa domanda, fecero un sondaggio tra 140 coppie largamente diverse tra loro in termini di felicità ma tutte piuttosto serie riguardo alla loro relazione. Solo alcune coppie risposero di percepire una certa opposizione dei genitori nei sei mesi della durata dello studio. Di queste coppie, tutte riportarono anche un aumento costante del loro affetto.
The researchers named this trend the Romeo and Juliet Effect after literature’s most famous forbidden lovers and concluded that the results were largely motivated by reactance. But in the decades since this publication, most follow-up studies have suggested the opposite is true. In fact, the long-term success of a romantic relationship can be predicted by the perceived approval or disapproval of the couple’s friends and family. This trend is known as the Social Network Effect.
I ricercatori definirono questa tendenza “Effetto Romeo e Giulietta” ispirandosi all’amore proibito più famoso in letteratura e conclusero che i risultati erano in larga parte motivati dalla reattanza. Poi, nei decenni successivi a questa pubblicazione, ulteriori studi hanno suggerito che è vero il contrario. In realtà, il successo a lungo termine di una relazione sentimentale può essere predetto dall’approvazione o dalla disapprovazione degli amici e della famiglia della coppia. Questa tendenza è nota come l’effetto rete sociale.
So why doesn’t reactance win out over the Social Network Effect? You might think it’s because we value our existing relationships over our potential relationships. But in most cases, disapproving friends and family are just voicing negative opinions or passively not supporting a relationship. It’s rarely a dramatic choice of us or them. And when it comes to parents, most people with good relationships with their parents feel they can ignore their parent’s advice without serious consequences, while people with bad parental relationships often don’t care what they think anyway.
Perché la reattanza non vince contro l’effetto rete sociale? Forse perché teniamo di più alle relazioni che abbiamo rispetto ad altre potenziali relazioni. In molti casi, però, la disapprovazione di amici e familiari si presenta solo sotto forma di opinioni negative o mancanza di supporto. Raramente si tratta di una scelta drammatica del tipo “o noi o loro”. E per quanto riguarda i genitori, per lo più chi ha un buon rapporto con i genitori pensa di poter ignorare i loro consigli senza grosse conseguenze. Mentre chi ha un brutto rapporto con i propri genitori spesso non dà comunque importanza alla loro opinione.
So if disapproved relationships are more likely to fail, does this mean we’re not willing to fight to date who we want? Well, it might vary from person to person. One theory is that there’s actually two types of reactance: defiant reactance, which is impulsively doing the opposite of what we’re told, and independent reactance, which reflects our deeper desire to make our own choices. For example, if you tell someone with high defiant reactance to lower their voice, they’ll probably start shouting. Whereas someone with high independent reactance is more likely to simply ignore the request and do what they believe is appropriate. So when it comes to relationship disapproval, a defiant person might respond by pursuing their romance in secret, but that doesn’t change how the group’s opinion negatively impacts their relationship. Conversely, someone with a particularly independent personality might be capable of ignoring their friends’ concerns and loving whomever they want.
Quindi se le relazioni disapprovate hanno più probabilità di fallire, forse non siamo disposti a combattere per amare chi vogliamo? Beh, potrebbe variare da persona a persona. Una teoria è che in realtà ci sono due tipi di reattanza: reattanza ribelle, che impulsivamente ci spinge a fare l’opposto e reattanza indipendente, che riflette il desiderio di scegliere per noi stessi. Per esempio, se diceste di abbassare la voce a qualcuno con reattanza ribelle è probabile che si metta a gridare. Mentre è più probabile che qualcuno con reattanza indipendente si limiti a ignorare la richiesta e faccia quello che ritiene più consono. Riguardo alla disapprovazione di una relazione una persona ribelle potrebbe reagire continuando la relazione in segreto, ma non cambia l’effetto negativo dell’opinione di gruppo sulla relazione. Al contrario, una persona particolarmente indipendente potrebbe ignorare i dubbi degli amici e amare chi vuole.
The idea of defiant and independent reactance is fairly new, and researchers are still working to uncover all the motivations behind the Social Network Effect. But these theories help illuminate the important relationship between reactance and our competing needs for independence and inclusion. How we balance these desires varies across individuals and cultures. But no matter how prone to reactance we may be, our social networks are vital to our sense of identity and well-being. This is especially true in our romantic relationships. Studies have found that support from a few close companions can help buffer against disapproval from others. And most relationships do better once the individuals involved find supportive social networks. This outcome might not seem as romantic as a forbidden love affair, but it’s actually in keeping with the story of Romeo and Juliet, whose embattled relationship couldn't endure the threats of extreme disapproval.
L’idea di reattanza ribelle e indipendente è piuttosto recente e i ricercatori stanno ancora lavorando a tutte le motivazioni che si celano dietro l’effetto rete sociale. Ma queste teorie gettano una nuova luce sull’importante rapporto tra reattanza e il nostro contrastante bisogno di indipendenza e inclusione. Il modo in cui bilanciamo questi desideri varia in base alla persona e alla cultura. Ma non importa quanto siamo predisposti alla reattanza, le nostre relazioni sociali sono vitali per il senso di identità e benessere. Questo è particolarmente vero delle nostre relazioni sentimentali. Alcuni studi hanno trovato che il sostegno di alcuni amici intimi può fare da cuscinetto alla disapprovazione degli altri. Gran parte delle relazioni funziona meglio se le persone coinvolte trovano una rete sociale che dà loro supporto. Magari tutto ciò non sembra tanto romantico quanto un amore proibito ma è perfettamente in linea con la storia di Romeo e Giulietta la cui relazione tormentata non resse all’estrema disapprovazione familiare.