In the spring of 1947, six Scandinavian explorers noticed a strange phenomenon while crossing the Pacific Ocean. Somehow, small squid known to live deep beneath the waves kept appearing on the roof of their boat. The crew was mystified— until they saw the squids soaring above the sea for roughly 50 meters.
Nella primavera del 1947, sei esploratori scandinavi notarono un fenomeno strano mentre attraversano l’Oceano Pacifico. Chissà perché, dei piccoli calamari conosciuti per vivere molto in profondità apparivano in continuazione sul tetto della barca. L’equipaggio era sconcertato... E poi videro calamari spostarsi in aria, percorrendo circa 50 metri per salto.
On land, people could barely believe the explorers. It seemed impossible that sea creatures without wings or bones could fly at all, let alone travel half the length of a football field. But over the next several decades, more reports began to surface. Sailors described airborne squid keeping pace with motor boats. Researchers reported captive squid escaping their tanks overnight. And as cameras became widespread, seafarers finally began capturing proof of these high-flying cephalopods. But how and why do these marine creatures take to the sky?
Sulla terraferma, la gente fece fatica a credere agli esploratori. Pareva impossibile che creature marine, senza ali né ossa, potessero mai volare, figurarsi precorrere una traiettoria pari a metà di un campo da calcio. Ma nei molti decenni a seguire, ci furono, pare, altri avvistamenti. Dei marinai dissero che i calamari volanti stavano al passo delle barche a motore. Dei ricercatori parlarono di calamari in gabbia che fuggivano di notte dalle taniche. Poi, con l’avvento delle telecamere, marinai e affini iniziarono ad avere prove di questi cefalopodi che raggiungono “alte” quote. Ma come gli viene di fare questi voli, e in che modo queste creature ci riescono?
While only a few squid species have been recorded taking flight, most squid are alike in the way they traverse the ocean. The outside of a squid’s body is a massive tube of muscle called the mantle. Water enters that tube through small openings around the squid’s head. Then, muscles clamp these openings shut, and the squid forcefully pumps the water through the base of their body. In practice, this makes the mantle a miniature jetpack, propelling squid through the water at 10 kilometers per hour. This process is also how squid breathe. Squid gills rest inside the mantle, and siphon oxygen from the water being pushed past them. With gills full of air and a mantle full of water, squid can outpace predators and pursue their prey. Or, in the case of some species, they can smash through the ocean’s surface, and attempt an epic flight.
Pure se solo una manciata di specie di calamari sembra avere questa abilità, la maggior parte dei calamari si sposta nell’oceano in modi simili. L’esteriorità di un calamaro consiste in un enorme tubo di muscoli, il “mantello”. Nel tubo entra l’acqua attraverso piccole aperture intorno alla testa. Poi, i muscoli chiudono con uno strattone queste aperture, e il calamaro spinge a forza l’acqua attraverso la base del suo corpo. Il mantello così diventa in pratica un jetpack in miniatura, che fa da propulsore acquatico fino a far raggiungere 10 chilometri all’ora. È sempre con questo processo che i calamari respirano. Le pinne dei calamari sono a riposo dentro al mantello, e fanno da sifone all’ossigeno dell’acqua che le viene raso addosso. Con pinne piene d’aria ed un mantello zeppo d’acqua, i calamari possono seminare i predatori ed inseguire le loro prede. Certe specie, inoltre, possono balzare fuori dall’acqua dell’oceano, per tentare un fuga alquanto scenica.
Without the resistance of water, a squid’s acceleration is the same as a car going from zero to 100 kilometers per hour in just over a second. At speeds of 40 kilometers per hour, squid quickly generate aerodynamic lift. But to stay in the air they’ll need something like wings. Fortunately, our soaring cephalopod has a plan. Squid tentacles are "muscular hydrostats," meaning the tissue can be held firm by muscle tension. Splaying its tentacles in a rigid formation, the squid transforms them into flexible wing-like structures that stabilise its flight. At the opposite end of its body, two fins typically used for gentle swimming find new purpose as a second set of wings. And by folding these fins down, a squid can streamline itself and dip back into the ocean.
Senza la resistenza dell’acqua, l’accelerazione di un calamaro è come quella di un’automobile che va da 0 a 100 chilometri orari in poco più di 1 secondo. A 40 chilometri all’ora, i calamari acquisiscono velocemente l’aerodinamicità. Ma per restare in aria gli servirà qualcosa che faccia da ali. Per fortuna il cefalopode aerodinamico ha già in mente un piano. I tentacoli dei calamari sono fatti in modo che il tessuto sia tenuto fermo dalla tensione dei muscoli. Allargando i tentacoli in una formazione rigida, il calamaro li trasforma in strutture flessibili e simili a delle ali che stabilizzano il volo. All’altra estremità del suo corpo, due pinne usate in genere per nuotare trovano un uso diverso come secondo set di ali. E piegando in giù queste pinne, il calamaro sa fendere l’aria e rituffarsi dentro all’oceano.
There have been too few observations to establish what a squid’s typical flight trajectory looks like. Based on their flying speed, a 10 centimeter squid could hypothetically launch itself six meters above the water. But from what scientists have seen, flying squid tend to glide low, keeping close to the surface. This trajectory allows squid to cover the most horizontal distance possible over a typical several second flight. It also makes it easy to dive back into the water for more fuel— or to make a quick escape from predatory birds.
Non ci sono state abbastanza osservazioni per stabilire com’è la traiettoria tipica di volo per questi calamari. Basandosi sulla loro velocità, un calamaro da 10 centimetri dovrebbe essere in grado di lanciarsi 6 metri sopra al livello dell’acqua. Ma come hanno visto gli scienziati, questi calamari tendono a planare basso, restando comunque vicini all’acqua. Questa traiettoria permette ai calamari di coprire distanze orizzontali più lunghe in un volo che in genere dura diversi secondi. Rende anche facile di rituffarsi in acqua per ricaricare lo slancio, o per evitare di essere sorpresi da uccelli predatori.
But why do squids fly at all? Leading theories suggest that flight is an escape behaviour, as flying squid generally seem to be fleeing a nearby predator or ship. Other researchers think their flight may be an energy-saving migration strategy, because it takes less energy to move quickly through the air than through water. However, it’s also possible that learning to fly may be a vital part of surviving adolescence. Young, smaller squid can potentially fly faster and farther than their larger relatives. And since adult squid tend to cannibalize juveniles, soaring above the surf can help ensure these young squid will live to fly another day.
Ma qual’è il motivo che spinge i calamari a volare? Secondo le teorie principali, il loro volo è un metodo di fuga, visto che questi calamari sembrano spesso sfuggire a predatori o navi nei paraggi. Altri ricercatori pensano che volare possa servirgli a migrare senza spendere troppa energia. Gli ci vuole meno energia a scattare attraverso l’aria, che attraverso l’acqua. Può darsi, però, che imparare a volare sia una dote vitale per sopravvivere l’adolescenza. I più giovani e minuti sono potenzialmente in grado di volare più svelti e più lontano rispetto ai parenti più grossi. Quindi visto che i calamari adulti tendono a cannibalizzare i giovani, poter schizzare fuori dall’acqua può permettere a questi calamari maturandi di poter vivere e volare ancora.