The future that we will create can be a future that we'll be proud of. I think about this every day; it's quite literally my job. I'm co-founder and senior columnist at Worldchanging.com. Alex Steffen and I founded Worldchanging in late 2003, and since then we and our growing global team of contributors have documented the ever-expanding variety of solutions that are out there, right now and on the near horizon.
"Il futuro che creeremo" può essere un futuro di cui andare orgogliosi. È una cosa cui penso ogni giorno, è letteralmente il mio lavoro. Sono co-fondatore e senior columnist di Worldchanging.com. Io ed Alex Steffen abbiamo fondato Worldchanging verso la fine del 2003, e da allora noi e il nostro crescente team di collaboratori sparsi nel mondo documentiamo le sempre più numerose soluzioni disponibili là fuori, se non già ora, nel prossimo futuro.
In a little over two years, we've written up about 4,000 items -- replicable models, technological tools, emerging ideas -- all providing a path to a future that's more sustainable, more equitable and more desirable. Our emphasis on solutions is quite intentional. There are tons of places to go, online and off, if what you want to find is the latest bit of news about just how quickly our hell-bound handbasket is moving. We want to offer people an idea of what they can do about it. We focus primarily on the planet's environment, but we also address issues of global development, international conflict, responsible use of emerging technologies, even the rise of the so-called Second Superpower and much, much more.
In poco più di due anni abbiamo trattato circa 4,000 argomenti-- modelli riproducibili, strumenti tecnologici, idee emergenti -- tutte cose che aprono la strada verso un futuro più sostenibile, equo e desiderabile. L'accento sulle soluzioni è del tutto intenzionale. Ci sono già tantissime fonti, sia on line che offline, dove trovare le ultimissime notizie sulla velocità alla quale sembriamo precipitare inesorabilmente. Noi invece vogliamo dare alla gente un'idea di come può intervenire. Ci occupiamo soprattutto delle condizioni ambientali del nostro pianeta, ma affrontiamo anche problemi legati allo sviluppo globale, ai conflitti internazionali, all'uso responsabile delle nuove tecnologie, fino alla crescita della cosiddetta Seconda Superpotenza e molto, molto altro ancora.
The scope of solutions that we discuss is actually pretty broad, but that reflects both the range of challenges that need to be met and the kinds of innovations that will allow us to do so. A quick sampling really can barely scratch the surface, but to give you a sense of what we cover: tools for rapid disaster relief, such as this inflatable concrete shelter; innovative uses of bioscience, such as a flower that changes color in the presence of landmines; ultra high-efficiency designs for homes and offices; distributed power generation using solar power, wind power, ocean power, other clean energy sources; ultra, ultra high-efficiency vehicles of the future; ultra high-efficiency vehicles you can get right now; and better urban design, so you don't need to drive as much in the first place; bio-mimetic approaches to design that take advantage of the efficiencies of natural models in both vehicles and buildings; distributed computing projects that will help us model the future of the climate. Also, a number of the topics that we've been talking about this week at TED are things that we've addressed in the past on Worldchanging: cradle-to-cradle design, MIT's Fab Labs, the consequences of extreme longevity, the One Laptop per Child project, even Gapminder.
La varietà delle soluzioni che trattiamo è molto ampia, in effetti, ma questo riflette sia la diversità delle sfide da affrontare sia i tipi di innovazione che ci permetteranno di affrontarle. Una breve carrellata può solo "raschiare la superficie", ma vi fa capire di cosa trattiamo: strumenti di rapido soccorso in caso di disastro, come questi rifugi di cemento gonfiabile; usi innovativi della bioscienza, come questi fiori che cambiano colore in presenza di mine terrestri; progetti di altissima efficienza energetica per case e uffici; generazione distribuita di energia ottenuta dal sole, dal vento, dalle correnti oceaniche e da altre fonti di energia pulita; i veicoli del futuro ad altissima efficienza; i veicoli ad alta efficienza disponibili già adesso; una migliore progettazione urbana, che permetta, innanzitutto, di guidare meno; approcci bio-mimetici alla progettazione, che imitino l'efficienza dei modelli naturali sia nei veicoli che nelle costruzioni; progetti di calcolo distribuito che ci aiutino ad elaborare modelli di evoluzione del clima. Inoltre, alcuni degli argomenti di cui abbiamo parlato questa settimana a TED sono stati affrontati in passato anche da Worldchanging: la progettazione "dalla culla alla culla", i Fab Lab del M.I.T., le conseguenze della longevità estrema, il progetto "One Laptop Per Child", persino Gapminder.
As a born-in-the-mid-1960s Gen X-er, hurtling all too quickly to my fortieth birthday, I'm naturally inclined to pessimism. But working at Worldchanging has convinced me, much to my own surprise, that successful responses to the world's problems are nonetheless possible. Moreover, I've come to realize that focusing only on negative outcomes can really blind you to the very possibility of success. As Norwegian social scientist Evelin Lindner has observed, "Pessimism is a luxury of good times ... In difficult times, pessimism is a self-fulfilling, self-inflicted death sentence." The truth is, we can build a better world, and we can do so right now. We have the tools: we saw a hint of that a moment ago, and we're coming up with new ones all the time. We have the knowledge, and our understanding of the planet improves every day. Most importantly, we have the motive: we have a world that needs fixing, and nobody's going to do it for us.
Nato a metà degli anni '60, membro della "Generazione X" e in piena corsa verso il mio quarantesimo compleanno, sono naturalmente incline al pessimismo. Ma lavorare a Worldchanging mi ha convinto, contro ogni mia previsione, che dare risposte efficaci ai problemi del mondo è comunque possibile. Per di più, sono giunto a capire che limitarsi ad osservare i risultati negativi può veramente precludere le possibilità di riuscita. Come ha osservato Evelin Lindner, studiosa norvegese di scienze sociali, "Il pessimismo è un lusso per i tempi di prosperità... Nei tempi difficili, il pessimismo equivale a firmare, ed eseguire, la propria condanna a morte." La verità è che noi possiamo costruire un mondo migliore, e possiamo farlo proprio ora. Abbiamo gli strumenti necessari: alcuni li abbiamo visti un momento fa, e se ne aggiungono continuamente di nuovi. Abbiamo a disposizione il sapere: la nostra conoscenza del pianeta migliora ogni giorno. Soprattutto, abbiamo una motivazione: c'è un mondo da riparare, e nessuno farà il lavoro per noi.
Many of the solutions that I and my colleagues seek out and write up every day have some important aspects in common: transparency, collaboration, a willingness to experiment, and an appreciation of science -- or, more appropriately, science! (Laughter) The majority of models, tools and ideas on Worldchanging encompass combinations of these characteristics, so I want to give you a few concrete examples of how these principles combine in world-changing ways.
Molte delle soluzioni che io e i miei colleghi cerchiamo e trattiamo ogni giorno condividono alcuni aspetti importanti: trasparenza, collaborazione, disponibilità a sperimentare, e riconoscenza verso la scienza -- o, per meglio dire, la scienza! (Risate) La maggior parte dei modelli, strumenti e idee di Worldchanging presenta combinazioni di queste caratteristiche, perciò voglio farvi alcuni esempi concreti su come questi principi interagiscono in modi capaci di cambiare il mondo.
We can see world-changing values in the emergence of tools to make the invisible visible -- that is, to make apparent the conditions of the world around us that would otherwise be largely imperceptible. We know that people often change their behavior when they can see and understand the impact of their actions. As a small example, many of us have experienced the change in driving behavior that comes from having a real time display of mileage showing precisely how one's driving habits affect the vehicle's efficiency. The last few years have all seen the rise of innovations in how we measure and display aspects of the world that can be too big, or too intangible, or too slippery to grasp easily. Simple technologies, like wall-mounted devices that display how much power your household is using, and what kind of results you'll get if you turn off a few lights -- these can actually have a direct positive impact on your energy footprint. Community tools, like text messaging, that can tell you when pollen counts are up or smog levels are rising or a natural disaster is unfolding, can give you the information you need to act in a timely fashion. Data-rich displays like maps of campaign contributions, or maps of the disappearing polar ice caps, allow us to better understand the context and the flow of processes that affect us all.
Possiamo trovare i valori di Worldchanging nella nascita di quegli strumenti che rendono visibile l'invisibile -- rendono cioè evidenti quelle condizioni ambientali che altrimenti resterebbero per lo più impercettibili. Sappiamo che molto spesso la gente cambia il proprio comportamento quando può osservare e comprendere gli effetti delle sue azioni. Per fare un piccolo esempio, molti di noi hanno visto cambiare il proprio comportamento alla guida quando uno schermo mostra il rapporto miglia/litro, evidenziando proprio come le proprie abitudini di guida condizionino l'efficienza del veicolo. Non c'è anno, negli ultimi tempi, che non veda innovazioni nel modo di misurare e visualizzare quegli aspetti del mondo troppo grandi, o impalpabili, o sfuggenti per comprenderli facilmente. Tecnologie semplici, come dispositivi da muro che mostrano quanta energia sta utilizzando un nucleo familiare, e quali risultati si possono ottenere spegnendo un paio di luci -- tutte queste cose possono avere un impatto davvero positivo sulla nostra impronta energetica. Strumenti per comunità virtuali, come i messaggi di testo, che possono avvisarti quando stanno aumentando i pollini nell'aria, o i livelli di inquinamento, oppure si sta scatenando una catastrofe naturale, e possono darti le informazioni che servono a farti agire in tempo utile. Mappe interattive che mostrano i dati sui contributi ad una campagna, o il dissolvimento della calotta polare, ci permettono di comprendere meglio il contesto e il flusso di quelle trasformazioni che incidono sulla vita di tutti noi.
We can see world-changing values in research projects that seek to meet the world's medical needs through open access to data and collaborative action. Now, some people emphasize the risks of knowledge-enabled dangers, but I'm convinced that the benefits of knowledge-enabled solutions are far more important. For example, open-access journals, like the Public Library of Science, make cutting-edge scientific research free to all -- everyone in the world. And actually, a growing number of science publishers are adopting this model. Last year, hundreds of volunteer biology and chemistry researchers around the world worked together to sequence the genome of the parasite responsible for some of the developing world's worst diseases: African sleeping sickness, leishmaniasis and Chagas disease. That genome data can now be found on open-access genetic data banks around the world, and it's an enormous boon to researchers trying to come up with treatments. But my favorite example has to be the global response to the SARS epidemic in 2003, 2004, which relied on worldwide access to the full gene sequence of the SARS virus. The U.S. National Research Council in its follow-up report on the outbreak specifically cited this open availability of the sequence as a key reason why the treatment for SARS could be developed so quickly.
Possiamo trovare i valori di Worldchanging in quei progetti di ricerca che cercano di soddisfare i bisogni sanitari del mondo attraverso il libero accesso ai dati e la collaborazione degli utenti. Alcune persone sottolineano i rischi di una diffusione incontrollata dei dati, ma io sono convinto che le soluzioni permesse da quest'ultima producano benefici di gran lunga più importanti. Un esempio sono le riviste ad accesso libero come PLoS, che rende la ricerca scientifica avanzata disponibile gratuitamente a chiunque nel mondo. E in effetti, sempre più case editrici scientifiche stanno adottando questo modello. Nell'ultimo anno, centinaia di biologi e chimici, ricercatori volontari, hanno collaborato da tutto il mondo per sequenziare il genoma del parassita responsabile di alcune tra le peggiori malattie dei paesi in via di sviluppo: la malattia del sonno africana, la leishmaniosi e il morbo di Chagas. I dati su quel genoma si possono trovare nelle banche dati genetiche ad accesso libero in tutto il mondo, e questo rappresenta un'autentica manna per quei ricercatori che stanno cercando di trovare una cura adeguata. Ma il mio esempio preferito è la reazione globale all'epidemia di SARS del 2003-2004, basata sull'accesso globale all'intera sequenza genetica del virus della SARS. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche degli Stati Uniti, nella relazione follow-up sullo scoppio dell'epidemia, menzionò esplicitamente l'accesso libero al genoma come una delle ragioni principali per cui si è riusciti a sviluppare una cura per la SARS tanto velocemente.
And we can see world-changing values in something as humble as a cell phone. I can probably count on my fingers the number of people in this room who do not use a mobile phone -- and where is Aubrey, because I know he doesn't? (Laughter) For many of us, cell phones have really become almost an extension of ourselves, and we're really now beginning to see the social changes that mobile phones can bring about. You may already know some of the big-picture aspects: globally, more camera phones were sold last year than any other kind of camera, and a growing number of people live lives mediated through the lens, and over the network -- and sometimes enter history books. In the developing world, mobile phones have become economic drivers. A study last year showed a direct correlation between the growth of mobile phone use and subsequent GDP increases across Africa. In Kenya, mobile phone minutes have actually become an alternative currency. The political aspects of mobile phones can't be ignored either, from text message swarms in Korea helping to bring down a government, to the Blairwatch Project in the UK, keeping tabs on politicians who try to avoid the press. (Laughter)
E possiamo vedere i valori di Worldchanging anche in una cosa semplice come un cellulare. Probabilmente posso contare sulle dita di una mano le persone in questa sala che non utilizzano un cellulare -- e.. dov'è Aubrey, che non ce l'ha, lo so per certo? (Risate) Per molti di noi, il cellulare è diventato quasi un'estensione di noi stessi, e ora stiamo veramente iniziando ad osservare i cambiamenti sociali che il cellulare può generare. È possibile che conosciate già molti degli aspetti principali: l'anno scorso, nel mondo, sono stati venduti più cellulari con fotocamera che ogni altro tipo di macchina fotografica, e la vita di sempre più persone scorre davanti a una lente, in rete -- e qualche volta entra nella Storia. Nel mondo in via di sviluppo, i cellulari sono diventati motori della crescita economica. Uno studio dell'anno scorso ha dimostrato una correlazione diretta tra il crescente uso del cellulare e la successiva crescita dei PIL nazionali in tutta l'Africa. In Kenya, i minuti di conversazione sono diventati una vera e propria valuta alternativa. Nemmeno i risvolti politici del cellulare possono essere ignorati, dagli sciami di SMS che in Korea stanno contribuendo a far cadere un governo, a "The Blair watch project" in Inghilterra, che sorveglia quei politici che cercano di evitare la stampa. (Risate)
And it's just going to get more wild. Pervasive, always-on networks, high quality sound and video, even devices made to be worn instead of carried in the pocket, will transform how we live on a scale that few really appreciate. It's no exaggeration to say that the mobile phone may be among the world's most important technologies. And in this rapidly evolving context, it's possible to imagine a world in which the mobile phone becomes something far more than a medium for social interaction.
E la cosa sta accelerando sempre più. Reti pervasive, attive 24/7, ad alta qualità audio-video, persino dispositivi da indossare o mettere in tasca, trasformeranno la nostra vita come pochi di noi comprendono davvero. Non è esagerato dire che il cellulare può essere annoverato tra le tecnologie più importanti al mondo. E in questo quadro di rapida evoluzione, è possibile immaginare un mondo in cui il cellulare diventi molto più di un mezzo di interazione sociale.
I've long admired the Witness project, and Peter Gabriel told us more details about it on Wednesday, in his profoundly moving presentation. And I'm just incredibly happy to see the news that Witness is going to be opening up a Web portal to enable users of digital cameras and camera phones to send in their recordings over the Internet, rather than just hand-carrying the videotape. Not only does this add a new and potentially safer avenue for documenting abuses, it opens up the program to the growing global digital generation.
Ho sempre ammirato molto il progetto Witness: Peter Gabriel, mercoledì, ce ne ha illustrato diversi aspetti durante la sua presentazione, profondamente commovente. E sono davvero contento di sapere che Witness sta per aprire un portale Web, permettendo così a chi possiede una videocamera o un cellulare con videocamera, di caricare le proprie registrazioni su Internet, invece di portare in giro la videocassetta. Questo non solo fornisce un metodo nuovo e potenzialmente più sicuro di documentare gli abusi, ma apre il progetto alla generazione digitale, in crescita nel mondo.
Now, imagine a similar model for networking environmentalists. Imagine a Web portal collecting recordings and evidence of what's happening to the planet: putting news and data at the fingertips of people of all kinds, from activists and researchers to businesspeople and political figures. It would highlight the changes that are underway, but would more importantly give voice to the people who are willing to work to see a new world, a better world, come about. It would give everyday citizens a chance to play a role in the protection of the planet. It would be, in essence, an "Earth Witness" project. Now, just to be clear, in this talk I'm using the name "Earth Witness" as part of the scenario, simply as a shorthand, for what this imaginary project could aspire to, not to piggyback on the wonderful work of the Witness organization. It could just as easily be called, "Environmental Transparency Project," "Smart Mobs for Natural Security" -- but Earth Witness is a lot easier to say.
Immaginate un modello simile per connettere gli ambientalisti: immaginate un portale Web che raccolga registrazioni e prove su quel che sta accadendo al nostro pianeta mettendo informazioni e dati a disposizione di chiunque, dagli attivisti ai ricercatori, dagli uomini d'affari agli esponenti politici. Non solo mostrerebbe i cambiamenti in corso, ma soprattutto darebbe voce a quelle persone pronte a lavorare alla nascita di un mondo migliore. Darebbe ai cittadini comuni l'opportunità di fare la propria parte nella protezione del pianeta. Sarebbe, essenzialmente, un progetto "Earth Witness" (Testimone della Terra) Giusto per chiarire, in questa conferenza sto utilizzando il nome "Earth Witness" come parte dello scenario, una "etichetta" per mostrare dove questo progetto immaginario può condurre, non per scimmiottare il meraviglioso lavoro dell'organizzazione Witness. Potremmo chiamarlo anche "Environmental Transparency Project" (Progetto di Trasparenza Ambientale) "Smart Mobs for Natural Security" (Sciami Intelligenti per la Sicurezza della Natura) ma Earth Witness è molto più facile da dire.
Now, many of the people who participate in Earth Witness would focus on ecological problems, human-caused or otherwise, especially environmental crimes and significant sources of greenhouse gases and emissions. That's understandable and important. We need better documentation of what's happening to the planet if we're ever going to have a chance of repairing the damage. But the Earth Witness project wouldn't need to be limited to problems. In the best Worldchanging tradition, it might also serve as a showcase for good ideas, successful projects and efforts to make a difference that deserve much more visibility. Earth Witness would show us two worlds: the world we're leaving behind, and the world we're building for generations to come.
Molte delle persone che partecipano a Earth Witness si dedicherebbero ai problemi ecologici, causati dell'uomo oppure no, specialmente i crimini ambientali e le fonti principali di emissioni e gas serra. Questo è comprensibile, ed importante: dobbiamo documentare meglio ciò che sta accadendo al pianeta, se avremo qualche possibilità di riparare il danno. Ma il progetto Earth Witness potrebbe non limitarsi solo ai problemi. Nella migliore tradizione di Worldchanging, potrebbe fungere da vetrina per buone idee, progetti di successo e quegli sforzi per fare la differenza che meritano maggiore visibilità. Earth Witness ci mostrerebbe due mondi: il mondo che ci stiamo lasciando alle spalle, e il mondo che stiamo costruendo per le nostre generazioni future.
And what makes this scenario particularly appealing to me is we could do it today. The key components are already widely available. Camera phones, of course, would be fundamental to the project. And for a lot of us, they're as close as we have yet to always-on, widely available information tools. We may not remember to bring our digital cameras with us wherever we go, but very few of us forget our phones. You could even imagine a version of this scenario in which people actually build their own phones. Over the course of last year, open-source hardware hackers have come up with multiple models for usable, Linux-based mobile phones, and the Earth Phone could spin off from this kind of project. At the other end of the network, there'd be a server for people to send photos and messages to, accessible over the Web, combining a photo-sharing service, social networking platforms and a collaborative filtering system. Now, you Web 2.0 folks in the audience know what I'm talking about, but for those of you for whom that last sentence was in a crazy moon language, I mean simply this: the online part of the Earth Witness project would be created by the users, working together and working openly. That's enough right there to start to build a compelling chronicle of what's now happening to our planet, but we could do more.
E a rendere questo scenario particolarmente affascinante ai miei occhi è che possiamo realizzarlo oggi stesso. I componenti chiave sono già largamente disponibili. Le fotocamere dei cellulari, ovviamente, sarebbero fondamentali per il progetto. E per molti di noi, sono così a portata di mano che possiamo già dire di avere strumenti di informazione sempre connessi e largamente disponibili. Potremmo non ricordarci di portare la fotocamera digitale con noi ovunque andiamo, ma pochissimi di noi dimenticano il proprio telefono. Potremmo addirittura immaginare una versione di questo scenario dove la gente si costruisce il proprio telefono. Nel corso dell'ultimo anno, hacker appassionati di hardware open-source hanno realizzato numerosi modelli di cellulari funzionanti, basati su Linux, e l'Earth Phone potrebbe nascere da questo tipo di progetti. Dall'altra parte della rete, ci sarebbe un server cui la gente può inviare foto e messaggi, accessibile da tutto il Web, che unisce un servizio di condivisione di foto, piattaforme di social network e un sistema di tagging collaborativo. Voi gente del Web 2.0 in platea sapete di cosa sto parlando, ma per coloro di voi a cui sembra che la mia ultima frase sia in qualche astrusa lingua lunare, il senso è semplicemente questo: la parte online del progetto Earth Witness sarebbe creata dagli utenti, che lavorerebbero assieme e pubblicamente. Ce ne sarebbe abbastanza per cominciare a costruire una cronaca convincente di quel che sta accadendo ora al nostro pianeta, ma potremmo fare di più.
An Earth Witness site could also serve as a collection spot for all sorts of data about conditions around the planet picked up by environmental sensors that attach to your cell phone. Now, you don't see these devices as add-ons for phones yet, but students and engineers around the world have attached atmospheric sensors to bicycles and handheld computers and cheap robots and the backs of pigeons -- that being a project that's actually underway right now at U.C. Irvine, using bird-mounted sensors as a way of measuring smog-forming pollution. It's hardly a stretch to imagine putting the same thing on a phone carried by a person. Now, the idea of connecting a sensor to your phone is not new: phone-makers around the world offer phones that sniff for bad breath, or tell you to worry about too much sun exposure. Swedish firm Uppsala Biomedical, more seriously, makes a mobile phone add-on that can process blood tests in the field, uploading the data, displaying the results. Even the Lawrence Livermore National Labs have gotten into the act, designing a prototype phone that has radiation sensors to find dirty bombs.
Il sito internet di Earth Witness potrebbe fungere anche da polo di raccolta dei dati sulle condizioni dei vari posti del pianeta, raccolte da sensori ambientali connessi al vostro cellulare. Voi ancora non considerate questi strumenti come accessori per il vostro telefono, ma studenti e ingegneri di tutto il mondo hanno già attaccato sensori atmosferici alle biciclette, ai palmari, a robot economici e sul dorso dei piccioni -- quest'ultimo, in particolare, è un progetto oggi in corso all'Università della California di Irvine, che utilizzati sensori montati sugli uccelli per misurare la formazione di smog dovuta all'inquinamento. Non ci vuole molto a immaginare di mettere la stessa cosa sul telefono di una persona. L'idea di collegare un sensore al vostro telefono non è nuova: in tutto il mondo, i produttori di telefoni offrono prodotti che misurano l'alito pesante, o ti avvertono quando l'esposizione al sole sta diventando eccessiva. La ditta svedese Uppsala Biomedical, più seriamente, produce un accessorio per cellulare che può fare un esame del sangue in tempo reale, caricando i dati e mostrando i relativi risultati. Persino i Lawrence Livermore National Labs si sono messi in moto, costruendo un prototipo di telefono con sensori radioattivi che rilevano le armi radiologiche.
Now, there's an enormous variety of tiny, inexpensive sensors on the market, and you can easily imagine someone putting together a phone that could measure temperature, CO2 or methane levels, the presence of some biotoxins -- potentially, in a few years, maybe even H5N1 avian flu virus. You could see that some kind of system like this would actually be a really good fit with Larry Brilliant's InSTEDD project. Now, all of this data could be tagged with geographic information and mashed up with online maps for easy viewing and analysis. And that's worth noting in particular. The impact of open-access online maps over the last year or two has been simply phenomenal. Developers around the world have come up with an amazing variety of ways to layer useful data on top of the maps, from bus routes and crime statistics to the global progress of avian flu. Earth Witness would take this further, linking what you see with what thousands or millions of other people see around the world.
La varietà di sensori piccoli ed economici disponibili sul mercato è enorme, ed è facile immaginare che qualcuno riesca ad assemblare un telefono che misuri la temperatura, i livelli di metano o di CO2, la presenza di alcune biotossine -- forse, in pochi anni, persino il virus della influenza aviaria H5N1. Potreste notare che questo tipo di sistema si accorderebbe molto bene col progetto InSTEDD di Larry Brilliant. Tutte queste informazioni si potrebbero etichettare geograficamente e incrociare con mappe on-line per facilitarne visualizzazione ed analisi. Una cosa, in particolare, merita di essere sottolineata: l'impatto delle mappe on-line a libero accesso, negli ultimi 1-2 anni, è stato semplicemente fenomenale. In tutto il mondo, gli sviluppatori hanno ideato un'incredibile varietà di modi per disporre sulle mappe strati di informazione utile, dai percorsi degli autobus alle statistiche sui crimini, fino alla progressione dell'influenza aviaria. Earth Witness farebbe di più, creando legami tra quello che vedete voi e quello che altre migliaia o milioni di altre persone vedono in tutto il mondo.
It's kind of exciting to think about what might be accomplished if something like this ever existed. We'd have a far better -- far better knowledge of what's happening on our planet environmentally than could be gathered with satellites and a handful of government sensor nets alone. It would be a collaborative, bottom-up approach to environmental awareness and protection, able to respond to emerging concerns in a smart mobs kind of way -- and if you need greater sensor density, just have more people show up. And most important, you can't ignore how important mobile phones are to global youth. This is a system that could put the next generation at the front lines of gathering environmental data. And as we work to figure out ways to mitigate the worst effects of climate disruption, every little bit of information matters. A system like Earth Witness would be a tool for all of us to participate in the improvement of our knowledge and, ultimately, the improvement of the planet itself.
È esaltante pensare a cosa si potrebbe realizzare, se mai esistesse una cosa del genere. Conosceremmo decisamente meglio ciò che sta accadendo al nostro pianeta dal punto di vista ambientale, invece di raccogliere i dati solo con satelliti e alcune reti governative di sensori. Sarebbe un approccio collaborativo, dal basso, alla consapevolezza e alla protezione ambientale, capace di farci agire di fronte alle emergenze come uno "sciame intelligente"-- e se servono più sensori, basta che partecipino più persone. E soprattutto, non potete ignorare l'importanza del cellulare tra i giovani di tutto il mondo. Questo sistema può mettere le prossime generazioni in prima linea nella raccolta di dati ambientali. E poiché cerchiamo di capire come mitigare i peggiori effetti dello sconvolgimento climatico, ogni informazione, per minima che sembri, è importante. Un sistema come Earth Witness potrebbe essere uno strumento con cui tutti noi potremmo partecipare al miglioramento della nostra conoscenza e, in definitiva, al miglioramento del pianeta stesso.
Now, as I suggested at the outset, there are thousands upon thousands of good ideas out there, so why have I spent the bulk of my time telling you about something that doesn't exist? Because this is what tomorrow could look like: bottom-up, technology-enabled global collaboration to handle the biggest crisis our civilization has ever faced. We can save the planet, but we can't do it alone -- we need each other. Nobody's going to fix the world for us, but working together, making use of technological innovations and human communities alike, we might just be able to fix it ourselves. We have at our fingertips a cornucopia of compelling models, powerful tools, and innovative ideas that can make a meaningful difference in our planet's future. We don't need to wait for a magic bullet to save us all; we already have an arsenal of solutions just waiting to be used. There's a staggering array of wonders out there, across diverse disciplines, all telling us the same thing: success can be ours if we're willing to try. And as we say at Worldchanging, another world isn't just possible; another world is here. We just need to open our eyes. Thank you very much.
Come ho già detto all'inizio, ci sono migliaia e migliaia di buone idee lì fuori; perché, allora, ho dedicato la maggior parte del mio tempo a parlarvi di un qualcosa che ancora non esiste? Perché è a questo che il domani potrebbe assomigliare: una collaborazione globale, dal basso, permessa dalla tecnologia, per gestire le più grandi crisi che la nostra civiltà abbia mai affrontato. Possiamo salvare il pianeta, ma non da soli: abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri. Nessuno riparerà il mondo al posto nostro, ma lavorando assieme, sfruttando le innovazioni tecnologiche, così come le comunità umane, potremmo riuscire a ripararlo. Abbiamo in mano molti modelli convincenti, strumenti potenti, e idee innovative che possono fare una vera differenza nel futuro del nostro pianeta. Non serve aspettare che una bacchetta magica venga a salvarci; molte soluzioni sono già disponibili, e aspettano solo di essere utilizzate. C'è un'enorme quantità di cose meravigliose, là fuori, nei settori più disparati, e tutte raccontano la stessa cosa: possiamo farcela, se siamo disponibili a provare. E come diciamo a Worldchanging, un altro mondo non è solo possibile; un altro mondo è già qui. Non resta che aprire gli occhi. Grazie mille.