Dogs have interests. They have interest sniffing each other, chasing squirrels. And if we don't make that a reward in training, that will be a distraction. It's always sort of struck me as really a scary thought that if you see a dog in a park, and the owner is calling it, and the owner says, you know, "Puppy, come here, come here," and the dog thinks, "Hmm, interesting. I'm sniffing this other dog's rear end, the owner's calling." It's a difficult choice, right? Rear end, owner. Rear end wins. I mean, you lose. You cannot compete with the environment, if you have an adolescent dog's brain. So, when we train, we're always trying to take into account the dog's point of view.
I cani hanno degli interessi. Sono interessati ad annusarsi a vicenda, a rincorrere gli scoiattoli. E nell'addestramento, se non trasformiamo l'interesse in un premio, finirà per distrarli. Mi ha sempre spaventato il pensiero che quando si vede un cane in un parco e il proprietario lo sta chiamando: "Cucciolo, vieni qui, vieni qui", e il cane pensa: "Mmm, interessante. Sto annusando il di dietro di questo cane e il padrone mi chiama… che scelta difficile!". No? Di dietro, padrone — vince il di dietro. Voi perdete. Non potete competere con l'ambiente se avete a che fare con un cane adolescente. Quando addestriamo, cerchiamo sempre di prendere in considerazione il punto di vista del cane.
Now, I'm here largely because there's kind of a rift in dog training at the moment that -- on one side, we have people who think that you train a dog, number one, by making up rules, human rules. We don't take the dog's point of view into account. So the human says, "You're going to act this way, damn it. We're going to force you to act against your will, to bend to our will." Then, number two, we keep these rules a secret from the dog. And then number three, now we can punish the dog for breaking rules he didn't even know existed. So you get a little puppy, he comes. His only crime is he grew. When he was a little puppy, he puts his paws on your leg -- you know, isn't that nice? And you go, "Oh, there's a good boy." You bend down, you pat him -- you reward him for jumping up. His one mistake is he's a Tibetan mastiff, and a few months later, he weighs, you know, 80 pounds. Every time he jumps up, he gets all sorts of abuse. I mean, it is really very, very scary the abuse that dogs get.
Ora, sono qui più che altro perché oggi c'è un divario nell'addestramento canino: da un lato, ci sono persone che pensano che un cane si addestri primo: creando delle regole, regole umane. Senza prendere in considerazione il punto di vista del cane. Quindi l'umano dice: "Tu farai così, maledizione! Ti forzeremo ad agire contro la tua volontà e piegarti alla nostra". Secondo: non sveliamo queste regole al cane. E terzo: ora possiamo punire il cane per aver infranto regole che nemmeno conosceva. Quando portate a casa un cucciolo, il suo unico crimine è che cresce. Quando era un cucciolo, vi metteva le zampe sulle gambe — non era carino? E voi dicevate: "Che bravo cucciolino!". Vi piegavate, lo accarezzavate — lo premiavate per saltarvi addosso. Il suo unico errore è essere un mastino tibetano che pochi mesi dopo pesa circa 40 chili. Ogni volta che vi salta addosso, viene maltrattato. È davvero spaventoso quanto i cani vengano maltrattati.
So, this whole dominance issue -- number one, what we get in dog training is this Mickey-Mouse interpretation of a very complicated social system. And they take this stuff seriously. Male dogs are very serious about a hierarchy, because it prevents physical fights. Of course, female dogs, bitches, on the other hand, have several bitch amendments to male hierarchical rule. The number one is, "I have it, you don't." And what you will find is a very, very low-ranking bitch will quite easily keep a bone away from a high-ranking male. So, we get in dog training this notion of dominances, or of the alpha dog. I'm sure that you've heard this.
Quindi, la questione della dominanza — numero uno: nell'addestrare un cane ci troviamo di fronte alla versione in miniatura di un sistema sociale molto complicato. E loro prendono tutto seriamente. I maschi prendono molto seriamente la gerarchia, perché previene lotte fisiche. Certo, le femmine, dal canto loro, apportano delle modifiche alle regole gerarchiche dei maschi. La prima è: "Io ce l'ho, tu no". E vediamo quindi come una femmina poco dominante riesca a sottrarre un osso a un maschio molto dominante. Quindi, nell'addestramento canino abbiamo questa idea di dominanza, o di cane alfa — ne avrete già sentito parlare.
Dogs get so abused. Dogs, horses and humans -- these are the three species which are so abused in life. And the reason is built into their behavior -- is to always come back and apologize. Like, "Oh, I'm sorry you had to beat me. I'm really sorry, yes, it's my fault." They are just so beatable, and that's why they get beaten. The poor puppy jumps up, you open the dog book, what does it say? "Hold his front paws, squeeze his front paws, stamp on his hind feet, squirt him in the face with lemon juice, hit him on the head with a rolled-up newspaper, knee him in the chest, flip him over backwards." Because he grew? And because he's performing a behavior you've trained him to do? This is insanity. I ask owners, "Well, how would you like the dog to greet you?" And people say, "Well, I don't know, to sit, I guess." I said, "Let's teach him to sit." And then we give him a reason for sitting. Because the first stage is basically teaching a dog ESL. I could speak to you and say, "Laytay-chai, paisey, paisey." Go on, something should happen now. Why aren't you responding? Oh, you don't speak Swahili. Well, I've got news for you. The dog doesn't speak English, or American, or Spanish, or French.
I cani vengono talmente maltrattati. I cani, i cavalli e gli esseri umani — queste sono le tre specie che vengono maltrattate di più al mondo. E questo perché, per natura, tornano sempre e si scusano. Tipo: "Oh, mi dispiace che hai dovuto picchiarmi, scusa, è stata colpa mia!". Si lasciano picchiare facilmente. Ecco perché vengono picchiati. Il povero cucciolo ti salta addosso e cosa dice il manuale del cane? "Tienigli le zampe anteriori e stringile con forza, calpestagli una zampa posteriore, spremigli del limone sul muso, colpiscilo sul muso con un giornale piegato, dagli una ginocchiata nel petto, fallo cadere all'indietro". E tutto perché è cresciuto? E perché fa ciò che tu gli hai insegnato a fare? È pura follia. Io chiedo ai padroni: "Come volete che il vostro cane vi accolga?". E loro rispondono: "Be', non saprei, che si sieda?". Allora dico: "OK, insegnamogli a sedersi". E gli diamo un motivo per sedersi. Perché il primo passo è insegnargli l'Inglese come Lingua Straniera. Io potrei venire da voi e dirvi: "Laytay-chai, paisey, paisey". A questo punto dovrebbe succedere qualcosa. Perché non reagite? Oh, forse perché non conoscete lo Swahili. Be', indovinate un po'. Il cane non parla inglese, né americano, né spagnolo, né francese.
So the first stage in training is to teach the dog ESL, English as a second language. And that's how we use the food lure in the hand, and we use food because we're dealing with owners. My wife doesn't need food -- she's a great trainer, much better than I am. I don't need food, but the average owner says, "Puppy, sit." Or they go, "Sit, sit, sit." They're making a hand signal in front of the dog's rectum for some reason, like the dog has a third eye there -- it's insane. You know, "Sit, sit." No, we go, "Puppy, sit" -- boom, it's got it in six to 10 trials.
Quindi il primo passo nell'addestramento è insegnare al cane l'inglese come lingua straniera. Per questo usiamo il cibo come esca e usiamo il cibo solo perché abbiamo a che fare con i padroni. Mia moglie non ha bisogno del cibo — è un'addestratrice fenomenale, molto più brava di me. Io non ho bisogno del cibo, ma un normale padrone dice: "Cucciolo, seduto". Oppure: "Seduto, seduto, seduto". E fa un segno con la mano in corrispondenza del sedere del cane, come se l'animale avesse un terzo occhio proprio lì — assurdo. Proprio così: "Seduto, seduto". No, noi diciamo: "Cucciolo, seduto" — ed ecco che lo capisce in 6 o 10 tentativi.
Then we phase out the food as a lure, and now the dog knows that "sit" means sit, and you can actually communicate to a dog in a perfectly constructed English sentence. "Phoenix, come here, take this, and go to Jamie, please." And I've taught her "Phoenix," "come here," "take this," "go to" and the name of my son, "Jamie." And the dog can take a note, and I've got my own little search-and-rescue dog. He'll find Jamie wherever he is, you know, wherever kids are, crushing rocks by a stream or something, and take him a little message that says, "Hey, dinner's ready. Come in for dinner."
Poi introduciamo il cibo come premio: ora il cane sa che "seduto" significa che deve sedersi e voi potete comunicare con un cane utilizzando una frase inglese di senso compiuto. "Phoenix, vieni qui, prendi questo, vai da Jamie, per piacere". E le ho insegnato "Phoenix", "vieni qui", "prendi questo", "vai da" e il nome di mio figlio "Jamie". E il cane può portare un foglietto, così io ho il mio piccolo cane da soccorso personale. Troverà Jamie ovunque lui sia, dove stanno sempre i bambini, tipo a distruggere pietre vicino al torrente, e gli porterà un piccolo messaggio con scritto: "Ciao, la cena è pronta. Rientra a casa".
So, at this point, the dog knows what we want it to do. Will it do it? Not necessarily, no. As I said, if he's in the park and there's a rear end to sniff, why come to the owner? The dog lives with you, the dog can get you any time. The dog can sniff your butt, if you like, when he wants to. At the moment, he's in the park, and you are competing with smells, and other dogs, and squirrels.
Quindi, a questo punto, il cane sa cosa vogliamo che faccia. Lo farà? Non necessariamente, no. Come dicevo prima, se è in un parco e c'è un bel di dietro da annusare, perché andare dal padrone? Il cane vive con voi, può avervi in qualsiasi momento, il cane può annusare il vostro di dietro quando vuole. Ma in questo momento si trova al parco e voi dovete competere con odori, altri cani e scoiattoli.
So the second stage in training is to teach the dog to want to do what we want him to do, and this is very easy. We use the Premack principle. Basically, we follow a low-frequency behavior -- one the dog doesn't want to do -- by a high-frequency behavior, commonly known as a behavior problem, or a dog hobby -- something the dog does like to do. That will then become a reward for the lower-frequency behavior. So we go, "sit," on the couch; "sit," tummy-rub; "sit," look, I throw a tennis ball; "sit," say hello to that other dog. Yes, we put "sniff butt" on queue. "Sit," sniff butt.
Quindi il secondo passo nell'addestramento è insegnare al cane a fare quello che vogliamo che faccia, che è molto semplice. Usiamo il principio di Premack. In poche parole, a un comportamento a bassa probabilità — qualcosa che il cane non vuole fare — ne facciamo seguire uno ad alta probabilità, il cosiddetto "problema comportamentale" o "hobby canino" — qualcosa che al cane piace fare. Questo diventerà il premio per il comportamento a bassa probabilità. Funziona così: "seduto", sul divano, "seduto", massaggio alla pancia, "seduto", tiro una pallina da tennis, "seduto", puoi dire ciao a quel cane laggiù. Sì, mettiamo "annusa il di dietro" in coda. "Seduto" e poi annusa il di dietro.
So now all of these distractions that worked against training now become rewards that work for training. And what we're doing, in essence, is we're teaching the dog, kind of like -- we're letting the dog think that the dog is training us. And I can imagine this dog, you know, speaking through the fence to, say, an Akita, saying, "Wow, my owners, they are so incredibly easy to train. They're like Golden Retrievers. All I have to do is sit, and they do everything. They open doors, they drive my car, they massage me, they will throw tennis balls, they will cook for me and serve the food. It's like, if I just sit, that's my command. Then I have my own personal doorman, chauffeur, masseuse, chef and waiter." And now the dog's really happy. And this, to me, is always what training is. So we really motivate the dog to want to do it, such that the need for punishment seldom comes up.
Quindi tutte queste distrazioni che interferivano con l'addestramento ora diventano premi per l'addestramento. E quello che facciamo, in pratica, è insegnare al cane… lasciamo che il cane pensi che sia lui ad addestrare noi. Mi immagino un cane che parla con un altro cane attraverso la staccionata e dice: "Wow, i mie padroni sono così facili da addestrare. Sono come Golden Retriever. Io devo solo sedermi e loro fanno tutto il resto. Aprono la porta, guidano la mia macchina, mi massaggiano, lanciano le palline da tennis, cucinano per me e mi servono il cibo. Se io mi siedo, quello è il mio comando. Poi ho il mio portiere personale, autista, massaggiatore, cuoco e cameriere". E ora il cane è davvero felice. E questo, per me, significa addestrare. Motivare il cane a voler fare quello che vogliamo, in modo che raramente ci sia bisogno di una punizione.
Now we move to phase three, when now -- there's times, you know, when daddy knows best. And I have a little sign on my fridge, and it says, "Because I'm the daddy, that's why." Sorry, no more explanation. "I'm the daddy, you're not. Sit." And there's times, for example, if my son's friends leave the door open, the dogs have to know you don't step across this line. This is a life-or-death thing. You leave this, the sanctity of your house, and you could be hit on the street. So some things we have to let the dog know, "You mustn't do this."
Ora possiamo passare alla fase tre — ci sono volte in cui il papà ne sa di più. Io ho una piccola scritta sul mio frigo che dice: "Perché io sono il papà, ecco perché". Mi dispiace, non ci sono spiegazioni — "Io sono il papà, tu no, seduto". E ci sono volte in cui — per esempio — se gli amici di mio figlio lasciano la porta aperta, i cani devono sapere che non possono attraversare quella linea. Quella è questione di vita o di morte. Se abbandoni la santità della tua casa, potresti essere preso sotto da una macchina. Alcune cose dobbiamo insegnarle al cane in maniera più forte: "Non devi fare questo".
And so we have to enforce, but without force. People here get very confused about what a punishment is. They think a punishment is something nasty. I bet a lot of you do, right? You think it's something painful, or scary, or nasty. It doesn't have to be. There's several definitions of what a punishment is, but one definition, the most popular, is: a punishment is a stimulus that reduces the immediately preceding behavior, such that it's less likely to occur in the future. It does not have to be nasty, scary or painful. And I would say, if it doesn't have to be, then maybe it shouldn't be.
E poi dobbiamo rinforzarlo, ma senza forza. La gente è molto confusa su cosa sia una punizione. Pensano che una punizione sia qualcosa di orribile. Scommetto che molti di voi la pensano così. Pensate sia qualcosa di doloroso, pauroso o brutto. Non deve esserlo per forza. Ci sono diverse definizioni di punizione, ma la più comune è: Una punizione è uno stimolo che riduce il comportamento appena mostrato, così che sia meno probabile che accada in futuro. Non deve per forza essere brutta o paurosa o dolorosa. Anzi, visto che non deve esserlo per forza, magari non dovrebbe esserlo affatto.
I was working with a very dangerous dog about a year ago. And this was a dog that put both his owners in hospital, plus the brother-in-law, plus the child. And I only agreed to work with it if they promised it would stay in their house, and they never took it outside. The dog is actually euthanized now, but this was a dog I worked with for a while. A lot of the aggression happened around the kitchen, so while I was there -- this was on the fourth visit -- we did a four and a half hour down-stay, with the dog on his mat. And he was kept there by the owner's calm insistence. When the dog would try to leave the mat, she would say, "Rover, on the mat, on the mat, on the mat." The dog broke his down-stay 22 times in four and a half hours, while she cooked dinner, because we had a lot of aggression related towards food. The breaks got fewer and fewer. You see, the punishment was working. The behavior problem was going away. She never raised her voice. If she did, she would have got bitten. It's not a good dog you shout at. And a lot of my friends train really neat animals, grizzly bears -- if you've ever seen a grizzly bear on the telly or in film, then it's a friend of mine who's trained it -- killer whales. I love it because it wires you up. How are you going to reprimand a grizzly bear? "Bad bear, bad bear!" Voom! Your head now is 100 yards away, sailing through the air, OK? This is crazy.
Stavo lavorando con un cane molto pericoloso un anno fa, un cane che ha mandato entrambi i suoi padroni all'ospedale, più il cognato, più il bambino. Ho accettato di lavorare con lui solo perché mi hanno promesso di tenerlo in casa e non portarlo mai fuori. Il cane è stato poi soppresso, ma ci ho lavorato insieme per un po'. L'aggressività si manifestava particolarmente intorno alla cucina, quindi un giorno — alla mia quarta visita — abbiamo fatto quattro ore e mezza di "down" e "stay" sul suo tappetino. E stava lì grazie alla calma insistenza della padrona. Quando il cane cercava di alzarsi dal tappetino, lei ripeteva: "Roger, sul tappetino, sul tappetino, sul tappetino". Il cane ha tentato di rompere lo "stay" 22 volte in 4 ore e mezza mentre lei preparava la cena, perché diventava aggressivo quando c'era di mezzo il cibo. I tentativi di "evasione" diventarono sempre meno. La punizione stava funzionando. Il problema comportamentale se ne stava andando. Lei non ha mai alzato la voce. Se lo avesse fatto, sarebbe stata morsa. Non era un cane buono a cui urlare. Molti miei amici addestrano animali eccezionali — orsi grigi, se vedete un orso grigio in televisione o al cinema, è sicuramente un mio amico che lo ha addestrato. Le orche assassine — adoro quel tipo di adrenalina. Come si rimprovera un orso grigio? "Cattivo orso, cattivo!". Voom! Ti ritrovi con la testa che fluttua nell'aria, a mille miglia dal tuo corpo. Assurdo.
So, where do we go from here? We want a better way. Dogs deserve better. But for me, the reason for this actually has to do with dogs. It has to do with watching people train puppies, and realizing they have horrendous interaction skills, horrendous relationship skills. Not just with their puppy, but with the rest of the family at class. I mean, my all-time classic is another "come here" one. You see someone in the park -- and I'll cover my mic when I say this, because I don't want to wake you up -- and there's the owner in the park, and their dog's over here, and they say, "Rover, come here. Rover, come here. Rover, come here, you son of a bitch." The dog says, "I don't think so." (Laughter) I mean, who in their right mind would think that a dog would want to approach them when they're screaming like that? Instead, the dog says, "I know that tone. I know that tone. Previously, when I've approached, I've gotten punished there." I was walking onto a plane -- this, for me, was a pivotal moment in my career, and it really cemented what I wanted to do with this whole puppy-training thing, the notion of how to teach puppies in a dog-friendly way to want to do what we want to do, so we don't have to force them. You know, I puppy-train my child. And the seminal moment was, I was getting on a plane in Dallas, and in row two was a father, I presume, and a young boy about five, kicking the back of the chair. "Johnny, don't do that." Kick, kick, kick. "Johnny, don't do that." Kick, kick, kick. I'm standing right here with my bag. The father leans over, grabs him like this and gives him ugly face. And ugly face is this -- when you go face-to-face with a puppy or a child, you say, "What are you doing! Now stop it, stop it, stop it!" And I went, "Oh my God, do I do something?" That child has lost everything -- that one of the two people he can trust in this world has absolutely pulled the rug from under his feet. And I thought, "Do I tell this jerk to quit it?" I thought, "Ian, stay out of it, stay out of it, you know, walk on." I walked to the back of the plane, I sat down, and a thought came to me. If that had been a dog, I would have laid him out. (Laughter) If he had kicked a dog, I would have punched him out. He kicked a child, grabs the child like this and I let it go.
Che cosa ci insegna questo? Che vogliamo un modo migliore. I cane si meritano qualcosa di meglio. Ma per me, il motivo di tutto questo ha a che fare con i cani, con il guardare la gente mentre addestra i cuccioli e rendersi conto che hanno pessime capacità di interazione, pessime capacità relazionali. Non solo con i loro cuccioli, ma anche con il resto della famiglia. Uno dei miei classici esempi è di nuovo relazionato al "vieni qui". Vedi qualcuno nel parco — copro il microfono quando lo dico, perché non voglio svegliarvi — e c'è il padrone nel parco con il suo cane: "Rover, vieni qui. Rover, vieni qui. Rover, vieni qui, figlio di puttana!". Il cane dice: "Non ci penso nemmeno". (Risate) Voglio dire, chi, sano di mente, può pensare che il cane voglia avvicinarsi a qualcuno che grida in quel modo? Invece, il cane dirà: "Conosco quel tono, conosco quel tono. L'altra volta, quando mi sono avvicinato, sono stato punito". Stavo salendo su un aereo — quello, per me, è stato un momento cruciale della mia carriera, che ha consolidato ciò che volevo fare con questa idea di addestrare i cuccioli — la nozione di come insegnare a un cucciolo in maniera amichevole a fare ciò che vogliamo che faccia, in modo da non doverlo forzare. Devo ammettere che io educo così anche mio figlio. Il momento determinante fu quando stavo salendo su un aereo a Dallas e in seconda fila c'erano un padre, credo, e un bambino sui cinque anni, che dava calci al sedile anteriore. "Johnny, smettila". Calcio, calcio, calcio. "Johnny, smettila". Calcio, calcio, calcio. Io ero proprio in piedi davanti a loro con la valigia in mano. Il padre si china, lo afferra così e gli mostra una faccia cattiva. E faccia cattiva significa mettersi faccia a faccia con un cucciolo o un bambino e urlare: "Che diavolo stai facendo?! Basta, basta, basta!". E io pensai: "Oddio, intervengo?". Quel bambino aveva perso tutto — una delle uniche due persone al mondo di cui può fidarsi gli aveva appena fatto mancare la terra sotto i piedi. E io pensai: "Gli dico di smetterla, a questo idiota?". Poi mi dissi: "Ian, stanne fuori, continua a camminare". Proseguii verso le ultime file dell'aereo, mi sedetti e un pensiero mi colpì. Se quello fosse stato un cane, lo avrei steso a terra. (Risate) Se avesse picchiato un cane, lo avrei steso con un pugno. Ha picchiato un bambino, afferrandolo così e io ho lasciato correre.
And this is what it's all about. These relationship skills are so easy. I mean, we as humans, our shallowness when we choose a life-mate based on the three Cs -- coat color, conformation, cuteness. You know, kind of like a little robot. This is how we go into a relationship, and it's hunky-dory for a year. And then, a little behavior problem comes up. No different from the dog barking. The husband won't clear up his clothes, or the wife's always late for meetings, whatever it is, OK? And it then starts, and we get into this thing, and our personal feedback -- there's two things about it. When you watch people interacting with animals or other people, there is very little feedback, it's too infrequent. And when it happens, it's bad, it's nasty. You see it's especially in families, especially with spouses, especially with children, especially with parents. You see it especially in the workplace, especially from boss to employee. It's as if there's some schadenfreude there, that we actually take delight in people getting things wrong, so that we can then moan and groan and bitch at them.
Ed è proprio questa la questione. Queste capacità relazionali sono facili. Noi, da esseri umani, siamo superficiali quando scegliamo un cane e ci basiamo sui tre fattori C: colore del pelo, conformazione e quanto è carino. Come se fosse un piccolo robot. Allo stesso modo stabiliamo una relazione e tutto sembra perfetto per un anno. Ma poi sorge un piccolo problema relazionale. Non molto diverso da un cane che abbaia troppo. Il marito non riordina i vestiti oppure la moglie è sempre in ritardo — o qualsiasi altra cosa. E così inizia tutto, entriamo in questo circolo e i nostri feedback personali… ci sono due cose da dire. Quando si guardano le persone mentre interagiscono con animali o altre persone, ci sono pochissimi feedback, è rarissimo. E quando ci sono, sono generalmente brutti o negativi. Lo si vede specialmente nelle famiglie, con le spose, con i bambini, con i genitori. Lo si vede anche negli ambiente lavorativi, specialmente da datore di lavoro a impiegato. È come se ci fosse una sorta di malignità in quegli ambienti — come se ci faccia piacere che le persone sbaglino così possiamo lamentarci di loro.
And this, I would say, is the biggest human foible that we have. It really is. We take the good for granted, and we moan and groan at the bad. And I think this whole notion of these skills should be taught. You know, calculus is wonderful. When I was a kid, I was a calculus whiz. I don't understand a thing about it now, but I could do it as a kid. Geometry, fantastic. You know, quantum mechanics -- these are cool things. But they don't save marriages and they don't raise children.
E questo, secondo me, è il più grande punto debole dell'uomo. Davvero. Diamo per scontato le cose giuste e ci lamentiamo di quelle sbagliate. E credo che queste capacità dovrebbero essere insegnate — l'analisi matematica è meravigliosa. Quando ero un bambino, ero un genietto dell'analisi. Ora non ne capisco un'acca, ma ne capivo quando ero giovane. La geometria, fantastica, la meccanica quantistica — sono cose bellissime. Ma non salvano i matrimoni né educano i bambini.
And my look to the future is, and what I want to do with this doggy stuff, is to teach people that you know, your husband's just as easy to train. Probably easier -- if you got a Rottie -- much easier to train. Your kids are easy to train. All you've got to do is to watch them, to time-sample the behavior, and say, every five minutes, you ask the question, "Is it good, or is it bad?" If it's good, say, "That was really neat, thank you." That is such a powerful training technique. This should be taught in schools. Relationships -- how do you negotiate? How you do negotiate with your friend who wants your toy? You know, how to prepare you for your first relationship? How on earth about raising children? We think how we do it -- one night in bed, we're pregnant, and then we're raising the most important thing in life, a child. No, this is what should be taught -- the good living, the good habits, which are just as hard to break as bad habits. So, that would be my wish to the future. Ah, damn, I wanted to end exactly on time, but I got eight, seven, six, five, four, three, two -- so thank you very much. That's my talk, thank you. (Applause)
E la mia idea di futuro, quello che voglio fare con i cuccioli, è insegnare alle persone che un marito è altrettanto semplice da addestrare. Probabilmente più semplice — se avete un Rottweiler, molto più semplice. I vostri bambini sono semplici da addestrare. Tutto ciò che dovete fare è osservarli, testare il loro comportamento nel tempo, chiedersi ogni cinque minuti: "Sta facendo bene o male?". Se sta facendo bene, diteglielo: "Quello era perfetto, grazie". Questa è una tecnica di addestramento molto potente. Dovrebbe essere insegnata nelle scuole. Relazioni — come negoziare? Come negoziare con il vostro amico che vuole il vostro giocattolo? Come preparasi per la vostra prima relazione? Come crescere un figlio? Pensiamo a come lo facciamo — una notte a letto, si rimane incinta e in un attimo stiamo crescendo la cosa più importante al mondo — un figlio. No, questo è quello che si dovrebbe insegnare — un buon stile di vita, buone abitudini, che sono difficili da abbandonare tanto quanto quelle cattive. Quindi, questo è il mio augurio per il futuro. Accidenti, volevo finire spaccando il secondo, ma mi rimangono otto, sette, sei, cinque, quattro, tre, due — quindi grazie a tutti, questo era il mio discorso, grazie. (Applausi)