I'm going to tell you two things today: One is what we have lost, and two, a way to bring it back. And let me start with this. This is my baseline: This is the Mediterranean coast with no fish, bare rock and lots of sea urchins that like to eat the algae. Something like this is what I first saw when I jumped in the water for the first time in the Mediterranean coast off Spain. Now, if an alien came to earth -- let's call him Joe -- what would Joe see? If Joe jumped in a coral reef, there are many things the alien could see. Very unlikely, Joe would jump on a pristine coral reef, a virgin coral reef with lots of coral, sharks, crocodiles, manatees, groupers, turtles, etc. So, probably, what Joe would see would be in this part, in the greenish part of the picture. Here we have the extreme with dead corals, microbial soup and jellyfish. And where the diver is, this is probably where most of the reefs of the world are now, with very few corals, algae overgrowing the corals, lots of bacteria, and where the large animals are gone. And this is what most marine scientists have seen too. This is their baseline. This is what they think is natural because we started modern science with scuba diving long after we started degrading marine ecosystems.
Vi parlerò di due cose oggi. Uno, di quello che abbiamo perso, due, di come riportarlo indietro. Vorrei cominciare con questo. Questa è la mia linea di riferimento. Questa è la costa del Mediterraneo senza pesci, con le nude rocce e molti ricci di mare ghiotti di alghe. Qualcosa di simile è ciò che ho visto quando mi sono immerso per la prima volta nel Mediterraneo al largo della Spagna. Se un alieno scendesse sulla Terra - chiamiamolo Joe - cosa vedrebbe Joe? Se Joe si immergesse in una barriera corallina, sarebbero molte le cose che potrebbe vedere. E' molto improbabile che Joe riesca ad immergersi in una barriera corallina intatta, una barriera vergine con molti coralli, squali, coccodrilli, lamantini, cernie, tartarughe, ecc. Quindi, probabilmente, quello che Joe vedrebbe sarebbe qui, nella parte verdognola della foto. Qui vediamo l'altro estremo: coralli morti, microorganismi in abbondanza e meduse. Dove si trova il subacqueo, sapete, è probabilmente il luogo con più scogliere al mondo in questo momento, con pochissimi coralli, alghe che superano in crescita i coralli, molti batteri, un luogo dove i grandi animali sono scomparsi. Questo è quello che anche la maggior parte degli scienziati ha visto. Questo è il loro punto di riferimento. E' quello che ritengono naturale poiché abbiamo avviato la scienza moderna con le immersioni subacquee molto dopo aver cominciato a inquinare l'ecosistema marino.
So I'm going to get us all on a time machine, and we're going to the left; we're going to go back to the past to see what the ocean was like. And let's start with this time machine, the Line Islands, where we have conducted a series of National Geographic expeditions. This sea is an archipelago belonging to Kiribati that spans across the equator and it has several uninhabited, unfished, pristine islands and a few inhabited islands. So let's start with the first one: Christmas Island, over 5,000 people. Most of the reefs are dead, most of the corals are dead -- overgrown by algae -- and most of the fish are smaller than the pencils we use to count them. We did 250 hours of diving here in 2005. We didn't see a single shark. This is the place that Captain Cook discovered in 1777 and he described a huge abundance of sharks biting the rudders and the oars of their small boats while they were going ashore.
Vi porterò tutti su una macchina del tempo, andando verso sinistra andremo indietro nel tempo per vedere com'era l'oceano una volta. Cominciamo il nostro viaggio nel tempo da qui, le Isole Sporadi Equatoriali, dove abbiamo condotto una serie di spedizioni per il National Geographic. Si tratta di un arcipelago appartenente alle Kiribati che attraversa l'Equatore. E' composto da diverse isole disabitate, non sfruttate per la pesca e incontaminate più alcune isole abitate. Cominciamo con la prima, Isola Christmas: oltre 5000 abitanti. La maggior parte delle barriere sono morte. La maggior parte dei coralli sono morti, ricoperti dalle alghe. La maggior parte dei pesci è più piccola delle matite che usiamo per contarli. Qui, nel 2005, abbiamo effettuato 250 ore di immersioni. Non abbiamo visto nemmeno uno squalo. Questo è il luogo che il Capitano Cook scoprì nel 1777. Osservò una grande abbondanza di squali che rosicchiavano i timoni e i remi delle loro piccole imbarcazioni mentre si avvicinavano alla riva.
Let's move the dial a little bit to the past. Fanning Island, 2,500 people. The corals are doing better here. Lots of small fish. This is what many divers would consider paradise. This is where you can see most of the Florida Keys National Marine Sanctuary. And many people think this is really, really beautiful, if this is your baseline. If we go back to a place like Palmyra Atoll, where I was with Jeremy Jackson a few years ago, the corals are doing better and there are sharks. You can see sharks in every single dive. And this is something that is very unusual in today's coral reefs. But then, if we shift the dial 200, 500 years back, then we get to the places where the corals are absolutely healthy and gorgeous, forming spectacular structures, and where the predators are the most conspicuous thing, where you see between 25 and 50 sharks per dive.
Facciamo un altro piccolo passo più indietro nel tempo. L'atollo di Fanning, 2500 abitanti. I coralli stanno meglio qui. Ci sono molti piccoli pesci. Questo è quello che molti sub chiamerebbero un paradiso. E' quello che potete vedere in quasi tutto il Florida Keys National Marine Sanctuary. Molte persone pensano che sia davvero meraviglioso, se questo è il vostro punto di partenza. Se ritorniamo in un luogo come l'atollo Palmyra, dove sono stato con Jeremy Jackson qualche anno fa, i coralli stanno meglio e ci sono squali. Se ne possono vedere a ogni singola immersione. E' una cosa piuttosto insolita per le barriere coralline odierne. Però se portiamo le lancette 200, 500 anni indietro, troveremo dei luoghi dove i coralli si ergono assolutamente sani e sgargianti a formare strutture spettacolari e dove i predatori sono qualcosa di facilmente individuabile, dove si possono osservare dai 25 ai 50 squali in ogni immersione.
What have we learned from these places? This is what we thought was natural. This is what we call the biomass pyramid. If we get all of the fish of a coral reef together and weigh them, this is what we would expect. Most of the biomass is low on the food chain, the herbivores, the parrotfish, the surgeonfish that eat the algae. Then the plankton feeders, these little damselfish, the little animals floating in the water. And then we have a lower biomass of carnivores, and a lower biomass of top head, or the sharks, the large snappers, the large groupers. But this is a consequence. This view of the world is a consequence of having studied degraded reefs.
Cosa abbiamo imparato da questi luoghi? Questo è ciò che credevamo naturale. Questa è quella che chiamiamo piramide ecologica. Se prendessimo tutto il pesce di una barriera corallina e lo pesassimo, questo è quello che ci aspetteremmo. La maggior parte della biomassa è in fondo alla catena alimentare: gli erbivori, i pesci pappagallo e gli storioni che mangiano alghe. Poi ci sono i mangiatori di plancton, piccoli pesci damigella, tutti i piccoli pesci che nuotano in acqua. Poi abbiamo una biomassa più ridotta di carnivori, e una ancora più piccola al vertice, gli squali, i grandi dentici e le grosse cernie. Ma questa è una conseguenza. Questa visione del mondo è una conseguenza dello studio di barriere impoverite.
When we went to pristine reefs, we realized that the natural world was upside down; this pyramid was inverted. The top head does account for most of the biomass, in some places up to 85 percent, like Kingman Reef, which is now protected. The good news is that, in addition to having more predators, there's more of everything. The size of these boxes is bigger. We have more sharks, more biomass of snappers, more biomass of herbivores, too, like these parrot fish that are like marine goats. They clean the reef; everything that grows enough to be seen, they eat, and they keep the reef clean and allow the corals to replenish. Not only do these places -- these ancient, pristine places -- have lots of fish, but they also have other important components of the ecosystem like the giant clams; pavements of giant clams in the lagoons, up to 20, 25 per square meter. These have disappeared from every inhabited reef in the world, and they filter the water; they keep the water clean from microbes and pathogens.
Quando ci siamo recati su barriere incontaminate, ci siamo resi conto che il mondo naturale era sottosopra. Questa piramide era invertita. La parte in alto contiene la maggior parte della biomassa, raggiungendo, in alcuni punti, l'85%: un esempio è Kingman Reef, che ora è protetta. La buona notizia è che, oltre ad esserci più predatori, c'è di più di tutto. Le dimensioni di queste caselle sono maggiori. Ci sono più squali, una maggiore biomassa di dentici e anche una maggiore biomassa di erbivori, come i pesci pappagallo, in pratica delle capre marine che puliscono la barriera: tutto che cresce abbastanza da essere visto loro lo mangiano, tengono pulita la barriera e permettono ai coralli di rifiorire. Non soltanto questi luoghi... questi luoghi antichi e incontaminati... ospitano molti pesci, ma ospitano anche altri importanti componenti dell'ecosistema, come i molluschi giganti. Fondali interi di molluschi giganti nelle lagune, fino a 25, 25 per metro quadro. Sono scomparsi da ogni barriera abitata del mondo. Ma essi filtrano l'acqua; mantengono l'acqua pulita da microbi e agenti patogeni.
But still, now we have global warming. If we don't have fishing because these reefs are protected by law or their remoteness, this is great. But the water gets warmer for too long and the corals die. So how are these fish, these predators going to help? Well, what we have seen is that in this particular area during El Nino, year '97, '98, the water was too warm for too long, and many corals bleached and many died. In Christmas, where the food web is really trimmed down, where the large animals are gone, the corals have not recovered. In Fanning Island, the corals are not recovered. But you see here a big table coral that died and collapsed. And the fish have grazed the algae, so the turf of algae is a little lower. Then you go to Palmyra Atoll that has more biomass of herbivores, and the dead corals are clean, and the corals are coming back. And when you go to the pristine side, did this ever bleach? These places bleached too, but they recovered faster. The more intact, the more complete, [and] the more complex your food web, the higher the resilience, [and] the more likely that the system is going to recover from the short-term impacts of warming events. And that's good news, so we need to recover that structure. We need to make sure that all of the pieces of the ecosystem are there so the ecosystem can adapt to the effects of global warming.
Come se non bastasse, adesso c'è il riscaldamento globale. Se non si pesca perché queste barriere sono protette dalla legge o dalla loro inaccessibilità, è un'ottima cosa. Ma se l'acqua si riscalda troppo per troppo tempo i coralli muoiono. Che aiuto possono dare questi pesci e questi predatori? Ciò che abbiamo notato è che, in questa particolare area negli anni 1997 e '98, anni di El Nino, l'acqua è stata troppo calda per troppo tempo e molti coralli hanno perso il colore e molti sono morti. Sull'isola Christmas, dove la biomassa è impoverita all'estremo, dove i grandi animali sono scomparsi, i coralli non si sono ripresi. Neanche sull'isola Fanning i coralli si sono ripresi. Ma qui potete vedere un grande corallo che è morto e si è spezzato. Quindi i pesci si sono cibati delle alghe e quindi il manto di alghe è più rado. Poi spostiamoci sull'atollo di Palmyra dove la biomassa di erbivori è maggiore, e vediamo che i coralli sono puliti. E sono di nuovo in aumento. Quando poi raggiungiamo un luogo incontaminato... questi hanno mai perso il colore? Sì, anche loro hanno sofferto, ma hanno recuperato più in fretta. Più intatta, più completa, più complessa è la catena alimentare, più alta è la resistenza, più è probabile che il sistema si riprenda più in fretta dagli impatti a breve termine di un riscaldamento dell'area. Questa è una buona notizia. E dobbiamo recuperare questa struttura. Dobbiamo fare in modo che tutti i pezzi dell'ecosistema siano presenti in modo che il sistema si possa adattare agli effetti dei cambiamenti climatici.
So if we have to reset the baseline, if we have to push the ecosystem back to the left, how can we do it? Well, there are several ways. One very clear way is the marine protected areas, especially no-take reserves that we set aside to allow for the recovery for marine life. And let me go back to that image of the Mediterranean. This was my baseline. This is what I saw when I was a kid. And at the same time I was watching Jacques Cousteau's shows on TV, with all this richness and abundance and diversity. And I thought that this richness belonged to tropical seas, and that the Mediterranean was a naturally poor sea. But, little did I know, until I jumped for the first time in a marine reserve. And this is what I saw, lots of fish.
Dobbiamo resettare il punto di partenza, dobbiamo spingere l'ecosistema verso la sinistra dello schema, e come possiamo farlo? Beh, ci sono diversi modi. Uno molto evidente sono le riserve marine protette, soprattutto le riserve con divieti di pesca totali, che creiamo per permettere il recupero della vita marina. Vorrei tornare all'immagine del Mediterraneo. Era il mio punto di partenza. Era quello che vedevo da piccolo. Ma allo stesso tempo guardavo gli show di Jaques Cousteau in TV e vedevo tutta quella ricchezza, quell'abbondanza, quella diversità. Pensavo che quella ricchezza fosse esclusiva dei mari tropicali e che il Mediterraneo fosse un mare normalmente povero. O almeno così pensavo, finché non mi sono tuffato per la prima volta in una riserva marina. Ecco ciò che ho visto, milioni di pesci.
After a few years, between five and seven years, fish come back, they eat the urchins, and then the algae grow again. So you have this little algal forest, and in the size of a laptop you can find more than 100 species of algae, mostly microscopic fit hundreds of species of little animals that then feed the fish, so that the system recovers. And this particular place, the Medes Islands Marine Reserve, is only 94 hectares, and it brings 6 million euros to the local economy, 20 times more than fishing, and it represents 88 percent of all the tourist revenue. So these places not only help the ecosystem but also help the people who can benefit from the ecosystem.
Dopo alcuni anni, più o meno dopo cinque, sette anni, i pesci ritornano, mangiano i ricci e quindi le alghe possono ricrescere. All'inizio ci sono solo alghe piccole, e in un rettangolo delle dimensioni di un laptop si possono trovare più di 100 specie di alghe, molte delle quali microscopiche, e centinaia di pesci, di piccoli animali di cui i pesci si nutrono, l'ecosistema può recuperare. Questo luogo in particolare, la Medes Islands Marine Reserve, copre solo 94 ettari ma porta 6 milioni di euro nelle casse locali, 20 volte di più che la pesca. E rappresenta l'88% di tutti i ricavi del turismo. Questi luoghi non solo aiutano l'ecosistema ma aiutano anche le persone che possono trarre benefici dall'ecosistema.
So let me just give you a summary of what no-take reserves do. These places, when we protect them, if we compare them to unprotected areas nearby, this is what happens. The number of species increases 21 percent; so if you have 1,000 species you would expect 200 more in a marine reserve. This is very substantial. The size of organisms increases a third, so your fish are now this big. The abundance, how many fish you have per square meter, increases almost 170 percent. And the biomass -- this is the most spectacular change -- 4.5 times greater biomass on average, just after five to seven years. In some places up to 10 times larger biomass inside the reserves.
Vorrei farvi un riassunto di quello che le riserve protette possono fare, quando davvero proteggiamo questi luoghi. Quando le confrontiamo con aree adiacenti non protette, ecco cosa succede. Il numero di specie cresce del 21%. Quindi se abbiamo 1000 specie possiamo aspettarcene 200 in più in una riserva. E' davvero impressionante. La taglia degli organismi cresce di un terzo. Quindi i pesci sono adesso grandi così. L'abbondanza, il numero di pesci che si trovano in un metro quadrato, cresce di quasi il 170%. E la biomassa - questo è il cambiamento più spettacolare - è 4,5 volte più grande in media, dopo soli 5 o 7 anni. A volte si arriva ad una biomassa 10 volte più grande all'interno delle aree protette.
So we have all these things inside the reserve that grow, and what do they do? They reproduce. That's population biology 101. If you don't kill the fish, they take a longer time to die, they grow larger and they reproduce a lot. And same thing for invertebrates. This is the example. These are egg cases laid by a snail off the coast of Chile, and this is how many eggs they lay on the bottom. Outside the reserve, you cannot even detect this. One point three million eggs per square meter inside the marine reserve where these snails are very abundant. So these organisms reproduce, the little larvae juveniles spill over, they all spill over, and then people can benefit from them outside too. This is in the Bahamas: Nassau grouper. Huge abundance of groupers inside the reserve, and the closer you get to the reserve, the more fish you have. So the fishermen are catching more. You can see where the limits of the reserve are because you see the boats lined up. So there is spill over; there are benefits beyond the boundaries of these reserves that help people around them, while at the same time the reserve is protecting the entire habitat. It is building resilience.
Quindi troviamo tutti questi organismi che crescono all'interno della riserva, e cosa fanno? Si riproducono. Questa è biologia a livello base. Se non uccidete i pesci, questi vivono più a lungo, diventano più grandi e si riproducono più volte. Stesso discorso per gli invertebrati. Ecco l'esempio. Queste sono uova deposte da una lumaca al largo della costa Cilena. Ecco quante uova depongono sul fondo. Fuori dalla zona protetta, non riusciamo a trovarne. 1,3 milioni di uova per metro quadrato all'interno della riserva dove queste lumache sono abbondanti. Quindi gli organismi si riproducono. Le piccole larve si spostano, tutti gli organismi si spostano, e quindi le persone all'esterno della riserva possono beneficiarne. Qui siamo alle Bahamas, una cernia striata. Troviamo tantissime cernie nelle riserve. E più ci avviciniamo, più pesci troviamo. Quindi anche i pescatori ne prendono di più. Si nota dove sono i confini delle riserve dalle barche allineate lungo di essi. Quindi i pesci si diffondono. Ci sono dei benefici oltre i confini delle riserve che aiutano le persone che vivono nelle vicinanze, mentre allo stesso tempo la riserva protegge l'intero habitat; ne sviluppa le capacità di recupero.
So what we have now -- or a world without reserves -- is like a debit account where we withdraw all the time and we never make any deposit. Reserves are like savings accounts. We have this principal that we don't touch; that produces returns, social, economic and ecological. And if we think about the increase of biomass inside the reserves, this is like compound interest. Two examples, again, of how these reserves can benefit people. This is how much fishermen get everyday in Kenya, fishing over a series of years, in a place where there is no protection; it's a free-for-all. Once the most degrading fishing gear, seine nets, were removed, the fishermen were catching more. If you fish less, you're actually catching more. But if we add the no-take reserve on top of that, the fishermen are still making more money by fishing less around an area that is protected.
In pratica, quello che abbiamo adesso in un mondo senza riserve è come un conto corrente da cui preleviamo sempre senza però fare mai un versamento. Le riserve sono dei libretti di risparmio; dobbiamo metterci in testa di non toccarle in modo che producano risultati sociali, economici ed ecologici. E se pensiamo alla crescita della biomassa all'interno delle riserve, possiamo considerarla come un interesse composito. Vi faccio altri due esempi di come le riserve tornano a vantaggio dell'uomo. Questo è quanto guadagnano i pescatori ogni giorno in Kenya, pescando per un certo numero di anni in un luogo dove non c'è protezione; tutti pescano ciò che vogliono. Quando le attrezzature da pesca più dannose, le reti da circuizione, vennero messe fuori legge i pescatori prendevano più pesce. Se pescate meno, in realtà prendete di più. Ma se aggiungiamo una zona protetta a tutto questo i pescatori guadagnano ancora più soldi dal pescare intorno ad una zona protetta.
Another example: Nassau groupers in Belize in the Mesoamerican Reef. This is grouper sex, and the groupers aggregate around the full moons of December and January for a week. They used to aggregate up to the tens of thousands, 30,000 groupers about this big in one hectare, in one aggregation. Fishermen knew about these things; they caught them, and they depleted them. When I went there for the first time in 2000, there were only 3,000 groupers left. And the fishermen were authorized to catch 30 percent of the entire spawning population every year. So we did a simple analysis, and it doesn't take rocket science to figure out that, if you take 30 percent every year, your fishery is going to collapse very quickly. And with the fishery, the entire reproductive ability of the species goes extinct. It happened in many places around the Caribbean. And they would make 4,000 dollars per year, total, for the entire fishery, several fishing boats. Now, if you do an economic analysis and project what would happen if the fish were not cut, if we brought just 20 divers one month per year, the revenue would be more than 20 times higher and that would be sustainable over time.
Un altro esempio: cernie striate in Belize sulla piattaforma Mesoamericana. Queste sono cernie in accoppiamento, le cernie si radunano nei periodi di luna piena in dicembre e gennaio per una settimana. Una volta si radunavano in gruppi di decine di migliaia... 30mila cernie di queste dimensioni in un ettaro, in un solo gruppo. I pescatori sapevano di questi raggruppamenti; hanno pescato e li hanno esauriti. Quando ci sono andato per la prima volta nel 2000 erano rimaste solo tremila cernie. Inoltre i pescatori erano autorizzati a pescare il 30% di tutti i nuovi nati ogni anno. Abbiamo fatto una semplice analisi, e non è molto complicato capire che, se pescate il 30% ogni anno la vostra attività di pesca collasserà molto in fretta. Ed insieme a quella scompare l'intera capacità riproduttiva della specie. E' successo in molti luoghi diversi nei Caraibi. E si ricavavano circa 4.000 dollari all'anno, totali, per tutta la zona di pesca, con molte barche coinvolte. Ora, se facciamo un'analisi economica e facciamo una proiezione di quello che succederebbe se i pesci non venissero sterminati, se portassimo anche solo 20 sub per un mese all'anno, il ricavo sarebbe più di 20 volte più alto. E soprattutto sarebbe sostenibile nel tempo.
So how much of this do we have? If this is so good, if this is such a no-brainer, how much of this do we have? And you already heard that less than one percent of the ocean's protected. We're getting closer to one percent now, thanks to the protections of the Chagos Archipelago, and only a fraction of this is fully protected from fishing. Scientific studies recommend that at least 20 percent of the ocean should be protected. The estimated range is between 20 and 50 percent for a series of goals of biodiversity and fishery enhancement and resilience.
Quante zone del genere abbiamo? Se è tanto bello, e se è tanto facile da capire, quante zone protette abbiamo? L'avete già sentito: meno dell'uno percento dell'oceano è protetto. Ci stiamo avvicinando all'uno percento adesso grazie alla protezione dell'arcipelago Chagos. E solo una frazione di esso è completamente vietata alla pesca. Studi scientifici indicano che almeno il 20 percento dell'oceano dovrebbe essere protetto. La percentuale stimata è tra il 20 e il 50 percento perché siano raggiunti una serie di obiettivi di biodiversità, sviluppo dei pesci e capacità di recupero.
Now, is this possible? People would ask: How much would that cost? Well, let's think about how much we are paying now to subsidize fishing: 35 billion dollars per year. Many of these subsidies go to destructive fishing practices. Well, there are a couple estimates of how much it would cost to create a network of protected areas covering 20 percent of the ocean that would be only a fraction of what we are now paying; the government hands out to a fishery that is collapsing. People are losing their jobs because the fisheries are collapsing. A creation of a network of reserves would provide direct employment for more than a million people plus all the secondary jobs and all the secondary benefits.
Ora... è possibile? La gente si chiede: quanto costerebbe tutto questo? Beh, pensiamo a quanto stiamo spendendo al momento per i sussidi alla pesca. 35 miliardi di dollari all'anno. Molti di questi sussidi vanno a metodi di pesca distruttivi. Ci sono un paio di stime di quanto costerebbe creare una rete di aree protette per coprire il 20% dell'oceano. Si stima che costerebbe solo una frazione di quello che spendiamo adesso, di quello che i governi regalano ad una pesca al collasso. Le persone stanno perdendo il lavoro perché le zone di pesca collassano. La creazione di una rete di aree protette fornirebbe lavoro direttamente a più di un milione di persone senza contare i lavori collegati e tutti i benefici secondari.
So how can we do that? If it's so clear that these savings accounts are good for the environment and for people, why don't we have 20, 50 percent of the ocean? And how can we reach that goal? Well, there are two ways of getting there. The trivial solution is to create really large protected areas like the Chagos Archipelago. The problem is that we can create these large reserves only in places where there are no people, where there is no social conflict, where the political cost is really low and the economic cost is also low. And a few of us, a few organizations in this room and elsewhere are working on this.
Come possiamo realizzare tutto questo? Se è talmente ovvio che questi 'libretti di risparmio' sono una buona idea per l'ambiente e per le persone, perché non coprono il 20, il 50 percento dell'oceano? E come possiamo arrivare a quel risultato? Beh, ci sono due strade per arrivarci. La soluzione ovvia è creare zone protette veramente enormi come l'arcipelago Chagos. Il problema è che possiamo creare queste riserve enormi solo in luoghi dove non ci sono persone, non ci sono conflitti sociali, dove il costo politico è molto basso ed è basso anche quello economico. Alcuni di noi, alcune organizzazioni in questa stanza e altrove ci stanno lavorando.
But what about the rest of the coast of the world, where people live and make a living out of fishing? Well, there are three main reasons why we don't have tens of thousands of small reserves: The first one is that people have no idea what marine reserves do, and fishermen tend to be really, really defensive when it comes to regulating or closing an area, even if it's small. Second, the governance is not right because most coastal communities around the world don't have the authority to monitor the resources to create the reserve and enforce it. It's a top down hierarchical structure where people wait for government agents to come and this is not effective. And the government doesn't have enough resources.
Ma come facciamo per il resto delle coste del mondo, dove le persone vivono e si guadagnano da vivere con la pesca? Ci sono tre ragioni principali per cui non esistono decine di migliaia di piccole riserve. La prima è che le persone non hanno idea di cosa le riserve possono fare. E i pescatori tendono a stare molto, molto sulla difensiva quando si parla di regolare o chiudere una zona, anche se piccola. Secondo, la gestione non è adeguata perché quasi tutte le comunità costiere del mondo non hanno l'autorità per gestire le risorse per creare la riserva e farla rispettare. E' una struttura gerarchica a piramide in cui le persone aspettano che arrivino i funzionari del governo. Non è un metodo efficiente. E i governi non hanno abbastanza risorse.
Which takes us to the third reason, why we don't have many more reserves, is that the funding models have been wrong. NGOs and governments spend a lot of time and energy and resources in a few small areas, usually. So marine conservation and coastal protection has become a sink for government or philanthropic money, and this is not sustainable. So the solutions are just fixing these three issues. First, we need to develop a global awareness campaign to inspire local communities and governments to create no-take reserves that are better than what we have now. It's the savings accounts versus the debit accounts with no deposits. Second, we need to redesign our governance so conservation efforts can be decentralized, so conservation efforts don't depend on work from NGOs or from government agencies and can be created by the local communities, like it happens in the Philippines and a few other places. And third, and very important, we need to develop new business models. The philanthropy sink as the only way to create reserves is not sustainable. We really need to develop models, business models, where coastal conservation is an investment, because we already know that these marine reserves provide social, ecological and economic benefits.
E questo ci porta alla terza ragione. Il motivo per cui non abbiamo molte più riserve è che i modelli di finanziamento sono sbagliati. Le ONG e i governi spendono molto tempo, energia e risorse in poche piccole aree, di solito. Quindi la conservazione e la protezione degli oceani sono diventate una discarica di denaro pubblico e privato, e tutto ciò non è sostenibile. Le soluzioni si trovano nel risolvere queste tre questioni. Primo, dobbiamo sviluppare una campagna di sensibilizzazione globale per ispirare le comunità locali e i governi perché creino zone totalmente protette migliori di quelle che abbiamo adesso. E' sempre la storia del libretto di risparmio a confronto del conto corrente dove non versiamo mai. Secondo, dobbiamo riprogettare i nostri sistemi direttivi in modo che gli sforzi di conservazione possano essere decentrati, e non dipendano dal lavoro delle ONG o delle agenzie governative, e che possano essere creati dalle comunità locali come accade nelle Filippine e in alcuni altri luoghi. Terzo, e molto importante, dobbiamo sviluppare nuovi modelli di business. La discarica di denaro come unico modo per creare zone protette non è sostenibile. Dobbiamo davvero sviluppare dei modelli, modelli finanziari, in cui la conservazione costiera sia un investimento. Sappiamo già che queste riserve marine forniscono benefici sociali, ecologici ed economici.
And I'd like to finish with one thought, which is that no one organization alone is going to save the ocean. There has been a lot of competition in the past, and we need to develop a new model of partnership, truly collaborative, where we are looking for complementing, not substituting. The stakes are just too high to continue the way we are going. So let's do that. Thank you very much.
Vorrei concludere con un pensiero, e dire che nessuna organizzazione, da sola, salverà l'oceano. C'è stata molta competizione in passato. E dobbiamo sviluppare un nuovo modello di cooperazione realmente collaborativo, in cui andiamo alla ricerca di complementarietà, non di sostituzione. La posta è semplicemente troppo alta per continuare sulla strada in cui siamo. Dobbiamo agire. Grazie mille.
(Applause)
(Applausi)
Chris Anderson: Thank you Enric.
Chris Anderson: Grazie Enric.
Enric Sala: Thank you.
Enric Sala: Grazie a te.
CA: That was a masterful job of pulling things together. First of all, your pyramid, your inverted pyramid, showing 85 percent biomass in the predators, that seems impossible. How could 85 percent survive on 15 percent?
Chris Anderson: Un lavoro davvero splendido di raccolta ed esposizione. Per prima cosa, la tua piramide, la tua piramide invertita che mostra l'85% della biomassa composta di predatori, sembra davvero impossibile. Come può l'85% sopravvivere sul 15%?
ES: Well, imagine that you have two gears of a watch, a big one and a small one. The big one is moving very slowly, and the small one is moving fast. That's basically it. The animals at the lower parts of the food chain, they reproduce very fast; they grow really fast; they produce millions of eggs. Up there, you have sharks and large fish that live 25, 30 years. They reproduce very slowly; they have a slow metabolism; and, basically, they just maintain their biomass. So, basically, the production surplus of these guys down there is enough to maintain this biomass that is not moving. They are like capacitors of the system.
Enric Sala: Beh, immagina di avere due ruote dentate di un orologio, una grande e una piccola. Quella grande si muove molto lentamente e la piccola si muove velocissima. In pratica è tutto qui. Gli animali negli strati inferiori della catena alimentare si riproducono molto in fretta, crescono molto in fretta, depongono milioni di uova. Quassù ci sono gli squali e i grandi pesci che vivono 25, 30 anni. Si riproducono molto lentamente. Hanno un metabolismo lento. In pratica non fanno altro che mantenere la loro biomassa. Alla fine il surplus produttivo degli organismi in basso è sufficiente a mantenere questa biomassa che non si muove. Sono una specie di condensatore per il sistema.
CA: That's very fascinating. So, really, our picture of a food pyramid is just -- we have to change that completely.
Chris Anderson: Molto affascinante. Quindi, in realtà, la nostra immagine della piramide alimentare è completamente... dobbiamo cambiarla completamente.
ES: At least in the seas. What we found in coral reefs is that the inverted pyramid is the equivalent of the Serengeti, with five lions per wildebeest. And on land, this cannot work. But at least on coral reefs are systems where there is a bottom component with structure. We think this is universal. But we have started studying pristine reefs only very recently.
Enric Sala: Di sicuro in mare. Ciò che abbiamo scoperto nelle barriere coralline è che la piramide invertita è l'equivalente del Serengeti, dove ci sono 5 leoni per ogni animale selvaggio. Sulla terra questo schema non può funzionare. Sicuramente però le barriere coralline sono un sistema dove c'è un componente sul fondo che ha una struttura. E pensiamo che sia universale. Però abbiamo cominciato a studiare barriere incontaminate solo di recente.
CA: So the numbers you presented really are astonishing. You're saying we're spending 35 billion dollars now on subsidies. It would only cost 16 billion to set up 20 percent of the ocean as marine protected areas that actually give new living choices to the fishermen as well. If the world was a smarter place, we could solve this problem for negative 19 billion dollars. We've got 19 billion to spend on health care or something.
Chris Anderson: I numeri che ci hai mostrato sono sorprendenti. Dici che spendiamo 35 miliardi di dollari proprio adesso in sussidi. Costerebbe solo 16 miliardi trasformare il 20% dell'oceano in riserve marine protette che davvero forniscono nuove scelte di vita anche ai pescatori. Se il mondo fosse un luogo più intelligente potremmo risolvere questo problema per meno 19 miliardi di dollari. Avremmo 19 miliardi da spendere in sanità o qualcos'altro.
ES: And then we have the under-performance of fisheries that is 50 billion dollars. So again, one of the big solutions is have the World Trade Organization shifting the subsidies to sustainable practices.
Enric Sala: E dobbiamo considerare anche la scarsa produttività della pesca che costa altri 50 miliardi di dollari. Di nuovo, una delle grandi soluzioni è convincere il World Trade Organization a spostare i sussidi verso pratiche sostenibili.
CA: Okay, so there's a lot of examples that I'm hearing out there about ending this subsidies madness. So thank you for those numbers. The last one's a personal question. A lot of the experience of people here who've been in the oceans for a long time has just been seeing this degradation, the places they saw that were beautiful getting worse, depressing. Talk to me about the feeling that you must have experienced of going to these pristine areas and seeing things coming back.
Chris Anderson: Va bene, ci sono molti esempi che si sentono in giro su come fermare questa pazzia dei sussidi. Grazie per queste cifre. Un'ultima domanda personale. Molte delle esperienze vissute dalle persone presenti, che hanno attraversato gli oceani per molto tempo, sono state di degrado, luoghi che una volta erano meravigliosi piano piano si sono rovinati, sono morti. Parlami della sensazione che devi aver provato quando hai raggiunto quelle aree incontaminate e hai visto le cose rinascere.
ES: It is a spiritual experience. We go there to try to understand the ecosystems, to try to measure or count fish and sharks and see how these places are different from the places we know. But the best feeling is this biophilia that E.O. Wilson talks about, where humans have this sense of awe and wonder in front of untamed nature, of raw nature. And there, only there, you really feel that you are part of a larger thing or of a larger global ecosystem. And if it were not for these places that show hope, I don't think I could continue doing this job. It would be just too depressing.
Enric Sala: E' un'esperienza spirituale. Andiamo là cercando di capire l'ecosistema, cercando di misurare e contare i pesci e gli squali e vedere come questi luoghi sono diversi da quelli che conosciamo. Ma la sensazione migliore è questa biofilia di cui parla E.O. Wilson, quando gli umani provano questo senso di ammirazione e stupore davanti alla natura selvaggia, alla natura inviolata. E lì, soltanto lì, senti davvero di essere parte di una cosa più grande, parte di un ecosistema globale. E se non fosse per questi luoghi pieni di speranza, non credo che potrei continuare a fare questo lavoro. Sarebbe troppo deprimente.
CA: Well, Enric, thank you so much for sharing some of that spiritual experience with us all. Thank you.
Chris Anderson: Beh, Enric, grazie davvero per aver condiviso con noi un po' di quell'esperienza spirituale. Grazie.
ES: Thank you very much.
Enric Sala: Grazie.