As a small child, I was lucky to be at the launch of Apollo 17, the last manned mission to the Moon, and I've remained enamored with space ever since. And fortunate as a physician to have contributed to NASA life sciences research and to practice aerospace medicine, inspired by the cross-disciplinary teamwork required to tackle audacious challenges and how space is has often brought the world together through the lens of seeing our planet as one without borders. Now, just as the historic Apollo moon landings were transformational inflection points in history, so too is the global health crisis of COVID-19, which, despite its many challenges and tragedies, like the sinister Cold War setting, which launched the space race, can have silver linings. As Regina Dugan, former head of DARPA, wrote, “Sputnik set off the space age, COVID can spark the health age.”
Da piccolo, ho avuto la fortuna di assistere al lancio dell’Apollo 17, l’ultima missione umana sulla Luna, e da quella volta lo spazio mi ha sempre affascinato. E da medico ho avuto la fortuna di contribuire alle ricerche della NASA in campo biologico e praticare medicina aerospaziale, ispirato dalla cooperazione tra discipline richiesta per affrontare sfide complesse e da come lo spazio abbia spesso unito il mondo verso la considerazione del nostro pianeta come unico e privo di confini. Proprio come gli storici allunaggi dell’Apollo sono stati eventi eccezionali nel corso della storia, lo stesso vale per la crisi sanitaria globale del COVID-19 che, nonostante le numerose difficoltà e tragedie, proprio come la guerra fredda, che diede avvio alla corsa allo spazio, ha i suoi lati positivi. Regina Dugan, ex dirigente della DARPA ha scritto quanto segue: “Sputnik ha lanciato l’era dello spazio, il COVID può avviare l’era della salute.”
The silver linings include the unprecedented acceleration of innovation, collaboration and discovery, catalyzing a future of health and medicine that can help us reimagine and bring us a healthier, smarter, more equitable post-COVID world. Now, many solutions ride the rails of rapidly, exponentially developing technologies that are rapidly doubling in their speed-price performance, as exemplified by Moore's Law, which has enabled the billionfold improvements in memory and computation, resulting in the ubiquitous supercomputer smartphones most of us carry in our pockets. I still have my now ancient iPhone 2 here. Still works, which felt magical 12 years ago but now feels slow and kludgy. And I'm sure my iPhone 11 will soon seem antique, perhaps as its features dissolve into the rumored to soon arrive augmented reality smartglasses.
I lati positivi includono un’accelerazione senza precedenti di innovazione, collaborazione e scoperta, che catalizza un futuro della salute e della medicina che ci aiuti a riflettere nuovamente e ci dia un mondo post-COVID più sano, intelligente e giusto. Molte soluzioni seguono il binario di tecnologie in rapido sviluppo le cui prestazioni velocità-prezzo stanno raddoppiando velocemente come esemplifica la legge di Moore che ha permesso le incredibili migliorie di memoria e elaborazione che hanno portato agli onnipresenti smartphone supercomputer che molti di noi portano in tasca. Ho ancora il mio ora vecchio ’Phone 2 qua. Funziona ancora, il che sembrava magia 12 anni fa ma adesso appare lento e torpido. E di sicuro il mio iPhone 11 apparirà presto antico, forse venendo rimpiazzato dagli occhiali a realtà aumentata che si dice arriveranno presto.
Now exponential technologies packed into our smart devices are becoming increasingly medicalized, with sensors able to detect an ear infection and more. So what used to fit on a desktop computer now fits on our wrist and these are now entering the domain of FDA-approved medical devices. But the future isn't about any one technology, but their convergence as they get faster, cheaper, better. In fact, creating entire new fields at their interfaces, from computational biology, robotic surgery, digiceuticals, telemedicine to AI-enabled radiology. And while many industries have been disrupted and breached the fourth industrial age, health and medicine often feel stuck in the second or third. Critical data is still stuck being shared on fax machines, paper forms. We're stuck in waiting rooms waiting for our visits. I recently had my own echocardiogram only made available to share with me on a CD-ROM. I don't even own a CD-ROM player anymore.
In questo momento tecnologie esponenziali racchiuse nei nostri dispositivi smart si stanno medicalizzando sempre di più, con sensori in grado di rilevare infezioni alle orecchie e altro. Ciò che stava su un computer desktop adesso lo abbiamo al polso e adesso sta entrando a far parte dei dispositivi medici approvati dalla FDA. Il futuro non verte su una tecnologia specifica, ma sul loro convergere verso tecnologie migliori, più veloci ed economiche, creando intere nuove branche alla loro interfaccia, dalla biologia computazionale, alla chirurgia robotica, passando per “digiceutical”, telemedicina e radiologia assistita da IA. E mentre molti settori sono stati rivoluzionati e hanno raggiunto la quarta era industriale, la sanità e la medicina spesso sembrano essere ferme alla seconda o alla terza. Dati importanti vengono ancora scambiati attraverso moduli di carta e fax. Rimaniamo bloccati in sala d’attesa aspettando la nostra visita. Recentemente il mio elettrocardiogramma mi è stato fatto avere solamente in formato CD-ROM. Non lo ho nemmeno più un lettore CD-ROM.
Tools for managing pandemics in 2020 rely on the same core technologies used in the pandemic of 1918: face masks, social distancing, handwashing. So part of the challenge in advancing global, local health are our models, our mindsets. We don't really practice health care. We practice sick care. Sick care is based on intermittent episodic data, usually only obtained within the four walls of the clinic or hospital bed, and leads to our reactive sick care model, where we wait for the patient to show up in the emergency room with a heart attack, stroke or late-stage cancer or for the pandemic to arrive on our shores.
Gli strumenti per gestire le pandemie nel 2020 si affidano alle stesse tecnologie di base usate durante la pandemia del 1918: mascherine, distanziamento sociale, lavarsi le mani. Quindi parte della sfida di evoluzione della sanità locale, globale è quella di cambiare modelli e mentalità. Non facciamo vera assistenza sanitaria. Facciamo assistenza ai malati. L’assistenza ai malati si basa su dati intermittenti ed episodici, di solito ottenuti solamente tra le mura della clinica o sul letto d’ospedale, e porta al nostro modello di assistenza reattiva, nel quale aspettiamo che il paziente arrivi al pronto soccorso con un infarto, un ictus o un cancro in fase avanzata o che la pandemia arrivi sulle nostre coste.
I believe the convergence of many of the accelerating technologies and approaches being catalyzed by COVID will bring us from intermittent sick care to an age of continuous, proactive, personalized, crowdsourced health care that can increasingly bring care anytime, anywhere more effectively and lower costs around the planet.
Credo che il convergere di molte delle tecnologie in accelerazione e delle strategie catalizzate dal COVID ci porteranno dai trattamenti intermittenti a un’era di assistenza sanitaria continua, proattiva, personalizzata e crowdsourced che possa offrire cure a ogni ora e ovunque, sempre più efficacemente e abbassare i costi globalmente.
For example, the convergence of ever smaller interconnected devices now riding 5G is creating not just an Internet of Things but an Internet of Medical Things. Much of this convergence is in the field of digital health, the ability to connect the dots between data sources from personal genomics and medical records with apps and services that match the needs of an individual, patient or caregiver. And as incentives and reimbursements align, COVID has pushed us to an increasingly virtualized care, from the hospital to home to our phone to on and even inside our bodies. The age of hospital to home-spital is upon us.
Ad esempio, la convergenza di dispositivi interconnessi ancora più piccoli adesso tramite 5G sta creando non solo un internet delle cose ma un internet delle cose mediche Molta di questa convergenza è nella branca della sanità digitale, la capacità di unire i punti tra le fonti di informazioni dalla genomica personale alle cartelle cliniche con app e servizi che rispondono alle esigenze dell’individuo, paziente o badante. E con l’armonizzazione degli incentivi e dei rimborsi il COVID ci ha spinti verso una sanità sempre più virtualizzata, dall’ospedale, a casa, al telefono fino a sul nostro corpo e persino al suo interno. Sta per iniziare l’era dell’ospedale a casa
Now, the challenge of this hyperconnected age is that we're creating exponential amounts of big data that's too often siloed in formats that can't even talk to each other. So we need to narrow that gap between data, turning that into actual information for the patient, physician, public health worker, and speed its safe and effective use in the community clinic and bedside. The pandemic has instigated an immense amount of international sharing and collaboration amongst clinicians and researchers to narrow that gap. What was learned in managing patients in Wuhan and then in the intensive care units of Italy has helped New York City hospitals and their learnings in turn have spread to centers around the world.
La sfida di questa era iperconnessa è che stiamo creando quantità esponenziali di grandi dati conservati troppo spesso in formati che non sono in grado di interagire fra loro. Perciò dobbiamo colmare quel divario tra dati, trasformandoli in informazioni per i pazienti, i dottori, gli operatori sanitari, e accelerare il loro uso sicuro e idoneo nelle cliniche pubbliche e nelle case. Questa pandemia ha fomentato una gran quantità di condivisione internazionale e collaborazione tra clinici e ricercatori per colmare quel divario. Ciò che è stato imparato gestendo i pazienti a Wuhan e nelle unità di terapia intensiva in Italia ha aiutato gli ospedali a New York e ciò che hanno appreso si è a sua volta diffuso in tutto il mondo.
Let's take a quick dive into some examples of what's happening across the health care paradigm in the age of COVID and the implications for the future. From new forms of data to help prediction of prevention to faster diagnostics, more tailored therapy and increasingly crowdsourced discovery.
Facciamo una rapida immersione in alcuni esempi di cosa sta succedendo al paradigma della sanità nell’era del COVID e delle implicazioni per il futuro. Da nuove forme di dati che assistano la prevenzione a diagnosi più veloci, terapie più personalizzate e ricerca sempre più crowdsourced.
Let's start with prevention. Now, while our genomes impact our health outcomes and our health spans, our social determinants of health, our social, and our day-to-day behaviors drive most of our risk for disease and associated costs. And we now have an explosion of new tools to help measure and improve our healthy behaviors. The first Fitbit only launched in 2009. Wearables are now ubiquitous and can measure almost every element of our physiology, behavior and even mental health. And they're evolving all the way from disposable tattoos that can stream vital signs 24/7 to an integration of big data that can -- Even small data from a simple wearable, tracking the patient discharged home after a hip replacement or a coronavirus infection can determine if the patient is recovering as expected, walking more, doing great or not so great and trigger early intervention.
Partiamo dalla prevenzione. Anche se il DNA ha un impatto sui risultati sanitari e sull’estensione, i determinanti sociali della salute, i nostri comportamenti sociali e giornalieri generano gran parte dei rischi di malattia e costi associati. E ora c’è un’esplosione di nuovi strumenti per aiutare a misurare e a migliorare i nostri comportamenti salutari. Il primo Fitbit è stato lanciato solo nel 2009. Ora gli indossabili sono ovunque e possono misurare quasi interamente la nostra fisiologia, il nostro comportamento e persino la salute mentale. E stanno evolvendo partendo da tatuaggi usa e getta in grado di trasmettere segnali vitali 24 ore al giorno fino a un integrazione di grandi dati che può -- Persino i piccoli dati da un semplice indossabile che tracciano un paziente dimesso dopo una sostituzione dell’anca o dopo una infezione da coronavirus possono stabilire se il paziente sta guarendo come previsto, se cammina di più, se sta bene o se non sta così bene e innescare un intervento tempestivo.
We're evolving from a world of quantified self where our digital data remains silent on our devices to one of quantified health where the data can be shared securely with clinical teams and researchers to help optimize prevention, diagnose disease early and with feedback loops, personalize and optimize therapy. From wristband vitals, including blood pressure, now obtainable without a cuff, and soon sensors that will measure our blood oxygenation levels to continuous blood sugar monitoring, to shock'ables, hearables, ring'ables that can replace an entire sleep lab fitting on our finger to inside’ables, chips beneath our skin, to track our physiology and lab values, to even underwear'ables, Internet of Medical Things sensors so cheap today you can get a pack of ten of them, have one on each pair of your underwear, now being used to do what's called remote patient monitoring to help detect signs of respiratory decompensation of patients with bronchitis or COVID. Breath'ables are showing promise. Nanonoses that can detect molecules in our breath correlating to cancer, metabolic disease and even diagnosing infectious disease. In fact, we now don't need to wear anything. Invisibles, ambient sensing from AI-enabled cameras can track her vital signs. To voice as a biomarker to manage and detect mental health challenges, signs of heart disease, now being able to differentiate between a cough from a common cold to that one caused by coronavirus.
Ci stiamo evolvendo da un mondo dell’io quantificato dove i nostri dati digitali rimangono silenti sui dispositivi ad uno di salute quantificata dove i dati sono condivisi sicuramente con équipe medica e ricercatori per ottimizzare la prevenzione, diagnosticare malattie presto e con cicli di feedback personalizzare e ottimizzare il trattamento. Dai segni vitali da braccialetto, compresa la pressione sanguigna, adesso ottenibile senza polsini, e presto sensori che misureranno il livello di ossigeno nel sangue a un continuo monitoraggio della glicemia, a shock clock, apparecchi per orecchie, anelli in grado di sostituire un intero laboratorio del sonno da portare al dito a chip sotto pelle, per tracciare la fisiologia e i dati da laboratorio, a sensori per l’intimo sensori dell’internet delle cose mediche così economici che ne puoi comprare un pacco da dieci, e averne uno in ogni paio di mutande, che sono usati per il cosiddetto monitoraggio remoto del paziente per aiutare a rilevare segni di scompenso respiratorio in pazienti con la bronchite o il COVID. I sensori da naso sono promettenti. “Nanonasi” in grado di rilevare molecole nel nostro respiro associate al cancro, a malattie metaboliche e persino di diagnosticare malattie infettive. Anzi, non abbiamo bisogno di indossare nulla Invisibili: telecamere da rilevamento ambientale controllate da IA sono in grado di monitorare i suoi segni vitali. Passando alla voce come biomarcatore per gestire e rilevare problemi di salute mentale, segnali di malattie cardiache, adesso in grado di distinguere tra tosse causata da raffreddore e una causata da coronavirus.
And we'll soon be exuding our digital exhaust 24/7, our digitome. How do we make sense and truly leverage it? One path is through crowdsourcing. The million-participant All of Us trial from the National Institutes of Health is doing just that where data donors, and I'm one, can contribute our medical records, genomes and wearable data to build a much better and diverse data set, crossing racial and socioeconomic groups to help foster better precision medicine for all of us.
E presto emetteremo il nostro scarico digitale 24 ore al giorno, il nostro “digitome”. Come possiamo interpretarlo e usarlo a nostro vantaggio? Una via è il crowdsourcing. Lo studio da un milione di partecipanti All of Us del NIH segue proprio quella. I donatori, e io ne faccio parte, possono contribuire alle cartelle clinica, il genoma e i dati dagli indossabili per costruire un set di dati migliore e diversificato, attraverso gruppi razziali e socioeconomici per promuovere una medicina di precisione migliore per tutti noi.
Integrating this information for the individual and public health will lead to predictalitics, our own personal check engine lights that can give us early proactive warning. And recent work is demonstrating that wearables can detect presymptomatically the onset of the flu, or, as recently published by Stanford, in 83 percent of COVID patients smartwatches can detect COVID infections early, often days before onset of symptoms. Self-reporting websites like Covid Near You enable us to locally generate infections maps, and combined with our social graphs and contact tracing apps, may provide us detailed suggestions about who we might want to consider being near or socially distanced from.
Integrare queste informazioni per la salute personale e pubblica porterà ad analisi predittive le nostre spie del motore personali che possono darci un allarme preventivo anticipato. Studi recenti provano che gli indossabili possono rilevare l’arrivo del raffreddore prima che appaiano sintomi, o, come pubblicato a Stanford da poco, nell′83% dei pazienti di COVID gli smartwatch possono rilevare l’infezione in anticipo, spesso giorni prima della comparsa di sintomi. Siti web di auto-segnalazione come Covid Near You ci permettono di generare mappe locali delle infezioni, che unite ai nostri grafici sociali e alle app per la ricerca di contatti, possono darci suggerimenti dettagliati su a chi vogliamo stare vicino e da chi prendere le distanze.
What about advancements in diagnostics and monitoring? What used to require a full clinic or laboratory can now fit into a digital doctor's bag or the pocket of a patient. From COVID quarantine kits enabling tracking of oxygen saturation, temperature and lung sounds, we're starting to integrate these into virtual visits, providing real-time enhancements of a virtual physical exam. And the diagnostic tools are becoming increasingly infused with AI machine learning, including consumer ultrasounds, which can bring diagnostics anywhere at very low cost, including the ability to evaluate the lungs in suspected COVID patients. The laboratory has shrunk to microfluidic platforms that can be attached to our smartphones and enable anyone to take measurements from blood or saliva.
Che dire dei progressi nella diagnostica e nel monitoraggio? Ciò per cui un tempo serviva un’intera clinica o laboratorio ora entra nella borsa di un dottore digitale o nella tasca di un paziente. Partendo da kit da quarantena COVID che consentono di tracciare saturazione, temperatura e suoni polmonari, stiamo creando visite virtuali integrate, che apportano migliorie in tempo reale a un controllo medico virtuale. E gli strumenti di diagnosi si stanno infondendo sempre di più di machine learning IA, incluse ecografie economiche, che possono portare la diagnostica ovunque a prezzi molto bassi, e includono la capacità di esaminare i polmoni in pazienti sospetti COVID. Il laboratorio è sceso alle misure di una piattaforma microfluidica che si può attaccare allo smartphone e che permette a chiunque di effettuare misurazioni dal sangue e dalla saliva.
Many of these diagnostics are leveraging the smartphone and its camera for a medical selfie. For example, instead of taking your urine to the lab to diagnose a potential urinary tract infection, in the privacy of your home simply dip the urine dipstick, take a picture with your smartphone camera and have the results made available immediately to your doctor and pharmacy. Similar phone-based apps and approaches are being used and developed for fast, frequent, cheap and easy COVID testing. Novel approaches to community level diagnostics are also being explored, including next gen sequencing of sewage for early detection of COVID-19, identifying hotspots and predicted outbreaks a week or more early.
Molti di queste diagnosi utilizzano lo smartphone e la sua fotocamera per fare un selfie medico. Ad esempio, invece di portare le vostre urine in laboratorio per diagnosticare una potenziale infezione del tratto urinario, nella privacy di casa vostra immergete l’astina delle urine, fate una foto con la camera del telefono, e i risultati saranno subito disponibili al vostro dottore e farmacista. Strategie simili basate su app vengono sviluppate e utilizzate per test COVID veloci, frequenti, economici e facili. Si stanno inoltre studiando nuovi approcci alla diagnostica a livello di comunità, inclusa un’analisi next gen degli scarichi per diagnosticare precocemente il COVID, individuando zone a rischio e ondate previste una settimana o più in anticipo.
The explosion of data sources, however, is really beyond the capacity of the human mind to effectively integrate. We're now getting help from AI, or as I call it, IA, intelligence augmentation. IA is being leveraged in reading CT scans to diagnose COVID, to enhancing the vision of a gastroenterologist performing a colonoscopy to identify lesions they might have missed. And AI is playing an active role in helping identify and develop new antivirals. And while AI is often perceived as a threat by some clinicians, it can't replace the human touch or empathy. And I don't think doctors or nurses will be replaced by AI, but doctors and health care systems who’re collaborating with AI in the future will be replacing those who don’t.
L’esplosione di fonti d’informazione, tuttavia, sorpassa la capacità della mente umana di integrarle in modo efficace. Ora ci aiuta l’Intelligenza Artificiale, o come preferisco chiamarla, l’Intelligenza Aumentata. L’IA viene usata nella lettura delle TAC per le diagnosi di COVID, o per migliorare la vista del gastroenterologo che effettua una colonscopia per rilevare lesioni che non avrebbe trovato. E l’IA gioca un ruolo attivo nell’identificazione e lo sviluppo di nuovi antivirali. E anche se l’IA viene spesso percepita come una minaccia da alcuni medici, non può sostituirsi al contatto umano o all’empatia. E non penso che dottori e infermiere verranno sostituiti dall’IA, ma dottori e sistemi sanitari che collaborano con l’IA sostituiranno in futuro quelli che non lo fanno.
Finally, therapy. The pandemic has dramatically accelerated the use of virtual visits. Telemedicine visits are up on the order of a thousand percent in many settings. And I don't think we'll ever revert to pre-COVID levels as patients and clinicians are discovering the compelling convenience and efficacy. Even before virtual zoom or facetime with the clinician, asynchronous screening and support has been provided by ever-smarter chat bots that can help discern symptoms and triage problems effectively at lower cost. This includes virtualization and virtual augmentation to meet our mental health crisis, exacerbated by the many economic and other stressors which accompany this pandemic. 3D-printing is finding a role in health care, with newfound applications from printing personal masks to critical parts of ventilators and being leveraged by the growing maker movement, which is playing a major role in pandemic response, from making face shields and masks to improvising do-it-yourself ventilators.
Infine, la terapia. La pandemia ha accelerato drasticamente l’uso delle visite virtuali. Le visite mediche telematiche sono aumentate del 1000% in molti contesti. E non penso che torneremo mai ai livelli pre-COVID dato che pazienti e dottori ne stanno scoprendo la convenienza ed efficacia. Anche prima che si usasse FaceTime o Zoom per incontrare il dottore, venivano forniti controlli asincroni e supporto da chat bot sempre più intelligenti, in grado di riconoscere sintomi e problemi di triage in modo economico ed efficace. Questo include virtualizzazione e realtà aumentata per affrontare la nostra crisi di salute mentale, acuita dai molti fattori di stress economici e di altra natura che hanno accompagnato questa pandemia. La stampa 3D sta trovando un ruolo nella sanità, con impieghi innovativi come la stampa di mascherine personali e parti fondamentali di respiratori e fa leva su di essa il movimento in crescita dei maker che ha un ruolo decisivo nel reagire alla pandemia, dalla produzione di mascherine e visiere a respiratori fai da te improvvisati.
All together, these efforts are enabling the potential for democratization of health and medicine across the planet and access to information and care that was previously inaccessible. Clinical trials are being reshaped, leveraging smart devices, cloud-based analytic platforms and collaborators around the world. That's at this convergence of many rapidly developing and exponential technologies that we have the real potential to reshape and scale health care at our pandemic age. One where we can dramatically expand access to basic health care, increasingly personalized and proactive, leveraging the scale of digital platforms and technologies, enhancing digital connection and empathy, and the ability to blend virtual and in-person care, and leveraging the power of the crowd to share and build better maps that guide our individual health and public health journeys, and to develop validated and scaled solutions.
Tutti insieme, questi sforzi rappresentano un occasione per la democratizzazione della sanità e della medicina intorno al globo e per dare accesso a informazioni e cure precedentemente inaccessibili. Gli studi clinici stanno cambiando forma, facendo leva su dispositivi smart, piattaforme analitiche cloud e collaboratori intorno al globo. È a questa convergenza di molte tecnologie esponenziali in rapido sviluppo che abbiamo davvero la capacità di ridefinire e ridimensionare la sanità in questa era di pandemia. Un momento in cui possiamo ampliare sensibilmente l’accesso alle cure di base, rendendole sempre più personalizzate e proattive, facendo buon uso di piattaforme e tecnologie digitali, migliorando la connessione digitale e l’empatia, e l’abilità di combinare assistenza virtuale e in persona, e usando il potere della massa per condividere e creare mappe migliori che indichino il percorso alla sanità pubblica e individuale, e per sviluppare soluzioni comprovate e scalabili.
So imagine a new generation of volunteers, a global health corps similar to the volunteer paramedics and firemen of today that can be upskilled, use the powerful new tools to respond early and collectively to enhance contact tracing, isolation and quarantine, and to help identify and address social and other disparities.
Immaginate una nuova generazione di volontari un corpo sanitario globale simile ai paramedici e vigili del fuoco volontari di oggi che può venire formato, utilizzare i nuovi potenti mezzi per reagire tempestivamente e migliorare collettivamente la ricerca di contatti, l’isolamento e la quarantena e per aiutare a identificare e affrontare disparità sociali e di altra natura.
So coming full circle. Twenty four years after I was at the launch of Apollo 17, I found myself as a medical student on a research clerkship at Johnson Space Center. And much to my surprise, one day in the clinic, I ran right into Gene Cernan, the Apollo 17 commander and the last man to walk on the Moon. After enthusiastically sharing my childhood memories of his launch, he shared one of his famous lines: "I walked on the Moon. What can't you do?" Indeed, what can't we do if we work together as one in the face of this pandemic? And just as the near tragedy of Apollo 13 rallied NASA to work creatively and collectively, so too can this in our pandemic age lead to our finest hour, bring on a true health age. I believe this is possible if we all get out of our linear mindsets, take exponential steps and collaboratively go forth collectively, not only to solve the challenges of this pandemic and predict the future of health and medicine, but boldly to go forth together to accelerate a far better one for everyone on Spaceship Earth.
Tornando all’inizio. Ventiquattro anni dopo aver assistito al lancio dell’Apollo 17, mi sono trovato, studiando medicina, a fare un tirocinio al Johnson Space Center. E con mia grande sorpresa, un giorno nella clinica, incontrai Gene Cernan, il comandante dell’Apollo 17 e l’ultimo uomo ad aver camminato sulla Luna. Dopo aver condiviso con entusiasmo i miei ricordi d’infanzia del suo lancio, citò una delle sue frasi famose: “Ho camminato sulla Luna. Cos’è che non si può fare?” Infatti, cos’è che non possiamo fare se lavoriamo tutti insieme di fronte a questa pandemia? E come la recente tragedia dell’Apollo 13 ha spronato la NASA a lavorare creativamente e collettivamente, così questo periodo di pandemia può portare al nostro momento migliore, portare a una vera era della sanità. Penso che sarebbe possibile se ci liberassimo dalla nostra mentalità rigida facendo passi radicali e collaborassimo per andare avanti collettivamente, non solo per risolvere le sfide di questa pandemia e predire il futuro di sanità e medicina ma per avanzare insieme con coraggio, per accelerare verso un futuro migliore per tutti sull’Astronave Terra.
Thanks.
Grazie.